Nasce "Associazione Nazionale Testimoni di Giustizia". Presidente Ignazio Cutrò

Nasce “Associazione Nazionale Testimoni di Giustizia“. Presidente Ignazio Cutrò

Nasce l'Associazione Nazionale Testimoni di Giustizia. Un progetto elaborato e reso possibile grazie alla volontà, alla determinazione e al desiderio di tante persone che in tutto il territorio nazionale hanno trovato il coraggio di denunciare chi ha messo a repentaglio la dignità di essere uomini liberi. Sono 36 i testimoni di giustizia, uomini e donne che hanno aderito all'associazione, loro che hanno avuto il coraggio di dire basta a a chi per anni ha estorto denaro, spacciato droga, ucciso, e commesso fatti criminosi di cui sono stati testimonianza vivente e spettatori-attori, loro malgrado, senza parole fino al momento in cui hanno deciso di uscire dal silenzio e fare i nomi.
Presidente di questa nuova associazione è Ignazio Cutrò, l'imprenditore di Bivona che denunciò chi per anni gli ha estorto denaro, attentando alla sua vita e a quella dei suoi familiari. A lui si deve anche la nascita del primo sportello antiracket ad Agrigento, dell’associazione “Libere terre", a sostegno di coloro i quali hanno detto "no" alla prepotenza mafiosa. Obiettivo della nuova "Associazione Nazionale Testimoni di Giustizia" sarà quello di essere da stimolo, da garanzia, chiaro aiuto e un forte segnale sia morale che legale a chi vuole denunciare. Ma non solo, i 36 testimoni di giustizia costituitisi in assoc iazione avranno peso nel chiedere un confronto ai vertici della legalità, ministero della giustizia in cima all'elenco. "Vogliamo in questo modo che la lotta alla mafia sia presa davvero in considerazione, essendo noi testimoni diretti di cosa significa rispetto della legge, avendone denunciato chi invece andava contro la legalità" dichiara il presidente Ignazio Cutrò, che da tempo chiede un confronto concreto con chi a vario titolo dovrebbe garantire i diritti di chi decide di diventare testimone di giustizia."Abbiamo bisogno di capire che siamo parte attiva della società, vogliamo essere tutelati da leggi che ci permettano di lavorare, che ci ridiano quella dignità che altri ci hanno rubato, continua Cutrò, ci sono le leggi ma non vengono messe in pratica. In questi anni soltanto alcuni politici ci hanno degnato del loro interesse come l'europarlamentare Sonia Alfano, il senatore Giuseppe Lumia, componente della commissione antimafia e di pochi altri che hanno preso a cuore il nostro ruolo come se la lotta alla mafia dovesse avere solo alcuni referenti. Per essere vittime di mafia non bisogna essere morti, continua Cutrò noi siamo morti che camminano; le vere vittime di mafia sono i nostri familiari".
La costituzione della nuova associazione nazionale testimoni di giustizia avverrà il prossimo 3 febbraio in una località in provincia di Roma (per questioni di sicurezza non è stato indicata la città); attorno ad un tavolo il gruppo sancirà la nascita di questo sodalizio.

Il 4 febbraio invece a Roma,la presentazione ufficiale nel corso di una conferenza stampa a cui sono state invitate diverse associazioni sociali che operano nel settore, organizzazioni ed enti, oltre a deputati nazionali, regionali ed europei.
 

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