Il volantinaggio di una lettera anonima rivolta a “tutti i cittadini di Sambuca di Sicilia” agganciata nottetempo ai tergicristalli delle automobili parcheggiate nelle strade del centro storico, ha reso di colpo abbastanza animata la campagna elettorale per le comunali del prossimo 10 giugno che, a Sambuca, vede in campo due le liste: una capeggiata dal sindaco uscente Leo Ciaccio e l’altra da Michele Gigliotta.
L’autore della lunga missiva si presenta come “una persona che per più di 50 anni ha votato PCI, Ulivo, oggi PD. Sono cresciuto nella sezione del PC e poi alla Camera del Lavoro, ho avuto sempre come avversari politici esponenti della DC e del PSI….Non mi era mai successo di assistere ad un fatto del genere, cioè un sindaco che ha fatto di tutto…per non avere avversari…. CHE COSA FA ? ( sic ndr)) Prepara una LISTA CIVETTA perché ha paura che essendo l’unico candidato a sindaco i cittadini non sarebbero andati a votare e quindi non avrebbe raggiunto il 51%. ENNESIMA VIGLIACCATA: candidare a sindaco il suo MIGLIORE AMICO... VERGOGNA STATE PRENDENDO IN GIRO TUTTA Sambuca”
E giù improperi ed accuse di ogni genere per tutti i candidati “della lista dell’imbroglione Leo Ciaccio”. Le peggiori maldicenze nei confronti degli assessori uscenti Giuseppe Oddo, Giuseppe Cacioppo, Mariella Mulè. Solo tre candidati vengono risparmiati perché “secondo il mio parere, si candidano per vero spirito politico e onesta fedeltà verso il PD” La lettera si conclude con un pressante invito “a tutti i cittadini di Sambuca a votare e fare votare il candidato della seconda lista Michele Gigliotta” con l’evidente intento di stravolgere così il delicato mosaico di interessi e di accordi sottobanco che il sindaco uscente avrebbe costruito, già da tempo, con il coinvolgimento diretto di poteri forti locali.
Il riferimento, come a chiare lettere viene riportato nella missiva, riguarda la Banca di Credito Cooperativo, la Cantina sociale Cellaro, la Massoneria. “Un gesto inqualificabile da non prendere in nessuna considerazione se non per il fatto che disonora Sambuca- dice il sindaco uscente Leo Ciaccio- L’autore della missiva avrebbe potuto scendere in campo, mettersi a capo di una lista alternativa alla mia ed affrontare, a viso aperto, il giudizio dell’elettorato. Oppure denunciare in un pubblico comizio, o meglio alla magistratura, le nefandezze che l’ amministrazione attiva che ho avuto l’onore di presiedere, avrebbe compiuto. Ma forse, avendo piena consapevolezza del proprio squallore morale, ha preferito lanciare la pietra e nascondere la mano come fanno tutti i vili che non hanno il coraggio delle proprie azioni. Sono sicuro che, ben presto, sarà scoperto e, come merita, assicurato alla giustizia”.
Abbastanza variegati i commenti della gente sul contenuto della lunghissima lettera, ben quattro facciate, che è diventata l’argomento del giorno. C’è chi sorride divertito, chi approva, chi si indigna, chi condanna, chi preferisce non esprimere alcuna opinione . A 360 gradi, intanto, le indagini dei Carabinieri della locale stazione in seguito alla denuncia per diffamazione presentata dagli interessati. In vari punti strategici del paese, per motivi di sicurezza, da tempo, sono state installate delle telecamere a circuito chiuso. Dall’esame accurato delle immagini registrate potrebbe accadere che per l’autore o gli ispiratori della lettera i giorni, se non le ore, potrebbero essere contati, sempre che le indagini andranno a buon fine.
Giuseppe Merlo