- Paolo Vaccari è funzionario della Presidenza del Consiglio dei Ministri-Dipartimento Nazionale Protezione Civile-Servizio Relazioni e Attività Internazionali. Fece il suo primo sopralluogo alla Città Antica di Poggioreale nel luglio 2015.
Dottore Vaccari quale è stato l’obiettivo dell’esercitazione internazionale?
“L’evento ha avuto una duplice finalità-spiega Vaccari- primo: preparare una risposta europea adeguata, efficace ed efficiente in caso di grandi disastri sia all’interno dell’Europa che nel resto del mondo. Peraltro in Europa si registra la presenza della più alta concentrazione di squadre professionali di ricerca e soccorso nei casi di calamità. L’impiego di queste squadre è il migliore esempio della solidarietà europea.
Secondo obiettivo: l’esercitazione ha consentito lo scambio di esperienze fra le diverse squadre per imparare ed apprendere l’una dall’altra. Perché si continuano a scegliere i ruderi della città Antica di Poggioreale per questo tipo di iniziative?
“Perché Poggioreale è l’unico sito a livello europeo che consente di riprodurre completamente la realtà di un post-terremoto. Infatti la sua pianta, il suo disegno è simile a tanti paesi colpiti da terremoti vedi AMATRICE. Del resto una delle più alte difficoltà nei casi di emergenza e di disastro è fare la prima valutazione per un pronto intervento. Ecco perché potere utilizzare un sito come la Poggioreale Vecchia è una possibilità unica di formazione.
Programmi futuri della Protezione Civile Nazionale sul sito di Poggioreale?
Premesso che questa è stata la seconda esercitazione internazionale effettuata dopo quella del 2016, mi preme evidenziare-risponde Paolo Vaccari- che dopo quella data sono stati organizzati a Poggioreale ben 8 corsi internazionali. Ora nel 2020, grazie a un finanziamento europeo, scatteranno sul sito di Poggioreale 6 corsi con la partecipazione di 40 esperti internazionali con l’obiettivo di creare 100 formatori. La nostra precisa ambizione è quella di trasformare il sito della città Antica di Poggioreale in un’Accademia Internazionale di Protezione Civile”.