App per giocare: lo svago ora passa dallo smartphone

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Cosa fare nel tempo libero? Fino a qualche anno fa, quando si terminavano i compiti prima del tempo o si rincasava in anticipo, le uniche soluzioni per svagarsi risiedevano nello zapping sulla tv o nel ripescare qualche vecchio libro o gioco in scatola dal cassetto. Oggi la concezione stessa dell’intrattenimento è cambiata radicalmente. Il più delle volte, divertente è ciò che è tecnologico. Con il proliferare degli smartphone, capaci di scaricare software prodotti anche successivamente alla propria creazione, gli orizzonti ludici si sono espansi in maniera considerevole. Sui vari store sono ormai migliaia le app a disposizione e molte di esse, come intuibile, sono dei veri e propri videogiochi progettati ad hoc, per essere fruibili anche tramite dei semplici click sullo schermo.

Molti dei titoli più noti vengono proposti dagli sviluppatori su tutte le piattaforme possibili. Un gioco che esce per console, dunque, avrà la sua controparte anche su pc e, da qualche tempo a questa parte, pure su mobile. È il caso di FIFA e PES, per citare due nomi, ma anche giochi più complessi come Call of Duty possono vantare una propria app ufficiale. Laddove per questioni di licenze o di semplice marketing non sia possibile riprodurre un gioco su smartphone, ecco che ne arriva una valida alternativa: basti pensare a Super Mario Run, un gioco dedicato all’idraulico più famoso del mondo, ma che sfugge alle solite regole dei platform.

La vera chicca di alcuni giochi sta nell’essere “cross-play”. Vale a dire che si può sfidare un amico anche se questi sta utilizzando il gioco su un sistema diverso. Un esempio concreto in tal senso è rappresentato senza dubbio da Among Us: chi gioca tramite Steam, in sostanza, può accedere alle stesse lobby di chi usa l’app mobile e viceversa. Fino a qualche tempo fa, invece, non era così: per giocare online a un determinato gioco, era obbligatorio connettersi con qualcuno che lo utilizzasse sulla medesima piattaforma. Di recente, per fortuna dei giocatori più accaniti, molte software house hanno capito che è il caso di adeguarsi maggiormente alle esigenze dell’utenza. Anche Fortnite e Minecraft, giocabili su mobile, supportano il cross-play.

Molti altri giochi che spopolano sulle app sono invece più elementari. Ad esempio, Akinator vede come protagonista un presunto genio capace di indovinare mediante una manciata di domande l’identità di un personaggio al quale stiamo pensando. Che dire del boom di Pokémon Go, che ha mandato in visibilio i ragazzini di tutto il mondo nell’estate del 2016? Ancora oggi è tra i giochi più scaricati dagli store. In generale, sono tanti i titoli dedicati a manga o anime. Nell’arco dell’ultimo decennio non sono state poche le app che sono balzate agli onori della cronaca: Angry Birds e Ruzzle sono state forse le prime ad attirare l’attenzione dei media.

Insomma, alla fin fine sembra esserci davvero l’imbarazzo della scelta. Difficilmente chi ha voglia di divertirsi non riuscirà a trovare un’app che incontri il suo gusto. Quasi tutti i videogiochi moderni, ormai, viaggiano attraverso la rete. Anche le invenzioni tecnologiche che hanno cambiato il mondo dei casinò stanno sfruttando sempre più il web. Con la realtà virtuale, già implementata in alcuni giochi, l’intero settore videoludico conoscerà presto una nuova era.

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