Il "finocchietto selvatico", alla scoperta di proprietà e benefici

Immagine articolo: Il “finocchietto selvatico“, alla scoperta di proprietà e benefici

Il finocchietto selvatico viene utilizzato in cucina come erba aromatica, ma possiede anche numerose proprietà fitoterapiche. Foglie e semi possono essere utilizzati per preparare tisane depurative e digestive. I semi in particolare sono ricchi di principi attivi interessanti per la fisiologica funzionalità di stomaco e intestino e per caratteristiche estrogeno-like: il trans-anetolo, l’estragolo e il fencone sono componenti dell’olio essenziale e devono essere trattati con attenzione, come peraltro tutti gli oli essenziali. Il finocchietto selvatico possiede proprietà carminative, il finocchietto selvatico possiede la proprietà di assorbire ed eliminare i gas dovuti a malassorbimento del cibo, combinazioni alimentari sbagliate con formazione di meteorismo.

Proprietà antispasmodiche, il finocchietto selvatico aiuta a eliminare fastidiose colichette digestive dei bimbi, ed è indicato per chi soffre di dolori epigastrici dovuti a difficoltà digestive: proprietà diuretiche: il finocchietto selvatico aiuta a sgonfiare l’organismo e facilita la diuresi;  proprietà detossinanti: per potenziarne l’effetto detox, il finocchietto selvatico può essere miscelato ad altri rimedi erboristici come tarassaco, cardo mariano, carciofo. Così facendo si migliora il suo sapore e si aumenta il suo effetto drenante e purificante;  proprietà galattogene: i semi di finocchietto selvatico aiutano a favorire la montata lattea per le neomamme. Indirettamente i suoi benefici arrivano al bimbo, preservandolo dalle tipiche coliche dei neonati.

Utilizzare il finocchietto selvatico in infuso apporta numerosi benefici all’organismo, soprattutto per coloro che lamentano disturbi più o meno gravi al tratto gastro-intestinale: mal di stomaco: chi soffre di dolori epigastrici, mal di stomaco con spasmi, gastrite con bruciori può trovare beneficio da una buona tazza di infuso di finocchietto selvatico, da assaporare dopo i pasti o durante la giornata per predisporre lo stomaco; > colite: in caso di irregolarità intestinali, gonfiori, stipsi, diarrea, meteorismo o spasmi, il finocchietto selvatico favorisce la peristalsi intestinale, assorbe gli eccessi di gas, disinfiamma il colon, seda spasmi e dolori;  catarro delle vie respiratorie superiori: il finocchietto selvatico svolge un’azione espettorante e secretolitica, aiuta a fluidificare il muco ed eliminarlo. L’infuso caldo preso alla sera migliora la respirazione e predispone a un sonno ristoratore.

Indicazioni sul finocchietto selvatico

Il finocchietto selvatico in passato veniva largamente utilizzato per edulcorare alcuni sapori di vini e insaccati di scarsa qualità; da qui nasce il termine “infinocchiare” con l’accezione di inganno. È consigliabile non utilizzare per lunghi periodi preparati a base di finocchio per la sua componente estrogenica dovuta all’anetolo. Chi utilizza forme di contraccezione orale inoltre deve porre particolare attenzione, poiché i componenti potrebbero diminuirne l’efficacia, per competizione sui recettori degli estrogeni.

Dottoressa Graziella Palermo

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