In varie zone della città di Hong Kong, un gruppo di giovani mascherati aveva bloccato alcune strade con delle barricate. L’intervento della polizia è risultato disastroso. Un poliziotto, partito all'inseguimento di alcuni manifestanti, estrae la pistola e ferisce alcuni manifestanti. Da queste forti tensioni le Borse asiatiche hanno reagito con una netta flessione.
D’altro canto, l’incertezza sullo stato dei negoziati USA-Cina si riflette sui listini europei che sono in calo. Nel week end il presidente degli Stati Uniti è tornato a parlare del tema dazi. Trump sottolinea che le trattative stanno andando bene, ma l’accordo verrà firmato da Washington solo alle giuste condizioni.
Madrid in calo e banche in discesa: un inizio settimana difficile
Mentre Parigi è l’unica a restare in equilibrio, Londra e il FTSE MIB di Milano sono i più penalizzati. In calo anche Madrid. La frammentazione politica si è accentuata ma il Partito Socialista di Pedro Sanchez dovrà trovare alleati per formare il nuovo Governo.
A Piazza Affari ancora in discesa le banche, tra cui Ubi Banca e Unicredit. La peggiore del listino è Tim, dopo la buona reazione ai conti e agli annunci delle partnership con Google e con Banco Santander rispettivamente nei servizi cloud e nel credito al consumo.
Petrolio in flessione di circa un punto percentuale. Teheran ha annunciato la scoperta di un giacimento con riserve stimate in 53 miliardi di barili estraibili. In realtà, il ministro del petrolio ha precisato che le riserve conosciute ad oggi si attestano a circa 22,2 miliardi di barili e quelle già estraibili sono 2,2 miliardi.
Per la settimana si ricorda l’indice tedesco Zew per novembre e le importanti notizie provenienti dall’America. Dovrebbe esserci la decisione della Casa Bianca rispetto al tema dei dazi sull’auto. Un’occhiata anche ai dati macro riguardanti l’inflazione degli USA del mese di ottobre.
Nei giorni successivi il focus degli investitori è sulla produzione industriale cinese di ottobre. Poi il Pil tedesco e quello dell’Eurozona. Dagli Stati Uniti, invece, le nuove richieste di sussidi e il dato sulle scorte di petrolio. Venerdì, invece, sarà pubblicata la bilancia commerciale dell’Italia.
Investire in Borsa: la semplicità del trading CFD
Le situazioni geopolitiche mondiali si riflettono sul mercato finanziario, determinando netti cali per determinati assets. Nella guida proposta da InvestireInBorsa.me, tra le tante cose, viene spiegato come restringere il campo dei titoli su cui investire per un maggiore profitto.
I titoli migliori sono solitamente le azioni delle grandi multinazionali, meglio ancora se quotate alla Borse di Londra o New York. Infatti, molte piattaforme di trading mettono a disposizione solo questo tipo di asset. Non è una limitazione, ma un modo per tenere lontani utenti inesperti da titoli manipolati.
Per investire in Borsa si comprano spesso azioni. Nel momento in cui il prezzo delle azioni scende, però, si può rischiare di subire perdite di capitale enormi. Questo è il motivo per cui molti traders utilizzano gli strumenti derivati, molto flessibili e semplici da capire. Per il piccolo investitore conviene scegliere i CFD. I CFD sono uno strumento derivato estremamente semplice: il loro prezzo replica esattamente il prezzo dell'azione.
I profitti che si possono ottenere dai CFD sono proporzionali alla variazione del prezzo dell'azione. Tramite i CFD, il trader può impostare il valore della perdita massima che è disposto ad accettare, lo Stop Loss. Analogamente, può impostare un valore di profitto massimo arrivato al quale chiudere la posizione in attivo, il Take profit.
Lavorare con i CFD, in fondo, non è difficile, ma bisogna assolutamente impostare questi livelli per evitare brutte sorprese. Inoltre, è importante scegliere una piattaforma di trading sicura e affidabile, regolamentata CONSOB e CySEC.