Cambiare casa è un impegno che si può valutare solo quando lo si affronta. Ciò non toglie che con un buon piano organizzativo si può pianificare tutto, a patto di non sottovalutare alcuni aspetti fondamentali. Vediamo quali.
La possibilità di chiedere un permesso al lavoro
La possibilità di chiedere un permesso al datore di lavoro è un aspetto da non sottovalutare, anche perché ci spettano fino a tre giorni retribuiti. Ma questo dipende dal tipo di contratto e dal tipo di ramo di azienda. Nella Pubblica Amministrazione, ad esempio, interviene il CCNL del 16 maggio 1995, articolo 18, comma 3, che integra il precedente comma 2, inserendo cambio di residenza e trasloco tra i motivi familiari o personali debitamente documentati. Per i Metalmeccanici, invece, sono previste 104 ore annue, da chiedere 15 giorni prima e per un ammontare massimo di 5% di assenza.
La connessione Internet
Ma quando si prepara un trasloco non bisogna dimenticarsi di attivare la connessione Internet, visto che oggi molte cose si fanno via web. E tra l’altro se non si vuole il telefono fisso non c’è problema, perché ci sono gestori come ad esempio Linkem che permettono di avere accesso internet anche senza una rete fissa. Si tratta di una connessione che non ha bisogno di fili per collegarsi ad Internet e che utilizza una banda larga wireless. Quindi niente doppino telefonico, ma semplicemente un’antenna ricevitore. Esistono parecchie tecnologie che si stanno espandendo nel settore, e al momento la tecnologia LTE è tra le più affidabili.
Una buona pulizia
Anche se l’appartamento è nuovo, non c’è migliore occasione che dargli una pulita a fondo approfittando del fatto che è vuoto. Magari ci sono ancora le tracce della ristrutturazione, e bisogna togliere polvere, e macchie di vernice, quando non si tratta di calcinacci e detriti. In questo caso meglio munirsi dei sacchi a norma, per la rimozione degli sfabbricidi, e informarsi in quale deposito vanno portati, o chi chiamare per rimuoverli. Per la polvere invece basterà uno straccio antisettico e un mangia-polvere da spruzzare sopra. La vernice invece si rimuove con l’acquaragia e la spugnetta abrasiva, facendo attenzione a mettere i guanti.
Il medico curante
Al momento di trasferirsi occorre cambiare anche medico curante, sia quello di base che il pediatra. Un’operazione semplice per la quale è sufficiente andare presso la ASL di competenza e prenotarsi per parlare con un addetto a queste pratiche. Per individuare la nuova sede basta entrare nel sito generale delle ASL digitare il distretto e identificare quella del proprio comprensorio. Al momento dell’incontro bisogna portare con sé il certificato di residenza, il certificato di cancellazione dalla vecchia ASL, la tessera sanitaria, e un documento di riconoscimento in corso di validità. Non è necessario andare di persona, ma si può incaricare un delegato.