Spreco alimentare, responsabilità sociale nell'epoca del consumismo

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Lo spreco alimentare apre un ampio scenario mondiale sullo stato dell’alimentazione umana. Nei nostri giorni si è presentata un enorme paradosso che vede ai suoi estremi la fame nel mondo e lo spreco alimentare.  Attualmente, secondo le stime della FAO, in tutto il mondo le persone che soffrono la fame sono circa un miliardo a fronte di una disponibilità di cibo sufficiente a sfamare il doppio dell’intera popolazione mondiale. 

Spreco alimentare e impatto sulla società

Il problema non consiste quindi nella mancanza di cibo, bensì nell’impossibilità di accedervi soprattutto nei Paesi in via di sviluppo. All’estremo opposto, invece, in molti Paesi si assiste al sempre più dilagante fenomeno dello spreco alimentare. Il problema è stato per lungo tempo ignorato e solo di recente il tema ha conquistato maggiore interesse da parte dell’opinione pubblica, vista la sua rilevanza in ambito di sostenibilità ambientale, economica e sociale. 

Nella società moderna il concetto di spreco fa riferimento ad un utilizzo non corretto o non proficuo, se non addirittura ad un mancato utilizzo di un determinato bene. 

Speco alimentare e impatto ambientale

È importante capire quale sia l’impatto ambientale dello spreco alimentare e per fare ciò bisogna risalire alla filiera del prodotto, cioè tutti i passaggi che il prodotto percorre dal produttore al consumatore. La filiera agroalimentare più è lunga, più il costo energetico e l’inquinamento aumenta. Per questo si privilegia la “filiera corta” cioè quando il prodotto bypassa alcune o tutte le tappe intermedie del percorso dal produttore al consumatore. 

Per fare una quantificazione complessiva dell’impatto ambientale dello spreco alimentare bisogna analizzare non solo la fase produttiva, ma l’intero corso di vita degli alimenti.  Ogni anno 1,3 miliardi di tonnellate di cibo prodotto per il consumo umano viene sprecato o si perde nella filiera alimentare.IMPRESSIONANTE!! 

Ecco alcuni degli impegni che il cittadino si impegna ad assumere sottoscrivendo tale documento:  Consumare solo la quantità di cibo sufficiente al fabbisogno, assicurandosi che il prodotto sia consumato prima che si deperisca, che venga donato qualora in eccesso e conservato in modo tale che non si deteriori. Scegliere consapevolmente gli alimenti considerando l’impatto della loro produzione sull’ambiente. Essere parte attiva nella costruzione di un mondo sostenibile, anche attraverso scelte innovative, frutto del nostro lavoro, della nostra creatività e ingegno.  Quindi ogni essere umano deve essere parte attiva e dare il proprio contributo per risolvere queste problematiche. 

Ristoratori contro lo spreco alimentari con nuove iniziative

Una delle iniziative, di grande rilevanza, è stata presa dagli ristoratori mettendo in atto il progetto “Doggy Bag – se avanzo mangiatemi” consiste di portarsi a casa gli avanzi del pasto in un gesto semplice e consueto ogni volta che si va al ristorante. Più di 1.000 ristoranti sul territorio italiano ha aderito all’iniziativa, sicuramente un numero destinato a crescere, l’obiettivo è di ottenere una presenza capillare delle doggy bag sul territorio. 

La doggy bag, può avere un ruolo strategico per vincere questa sfida dal punto di vista culturale e accompagna il cittadino in nuovo percorso di consapevolezza allungando la vita di un prodotto altrimenti destinato a finire nella spazzatura.  Donazione e distribuzione In Italia è stata approvata il 30 agosto del 2016 la Legge n. 166/2016 (Gazzetta Ufficiale) recante disposizioni concernenti la donazione e la distribuzione di prodotti alimentari e farmaceutici a fini di solidarietà sociale e per la limitazione degli sprechi, una legge che gestisce le eccedenze alimentari al fine di limitare lo spreco alimentare, la produzione di rifiuti e, nel contempo, creare sistemi virtuosi attraverso il recupero o la donazione dei prodotti alimentari agli Enti pubblici o privati che sono costituiti per il perseguimento, senza fini di lucro, di finalità civiche e solidaristiche comprese le Onlus. 

Dott.ssa Graziella Palermo 

nutrizionistagraziella@gmail.com 

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