I recenti rilievi batimetrici, effettuati a mezzo di ecoscandaglio idrografico multi-fascio, hanno confermato il costante e progressivo deposito di sedimenti ed il fenomeno di insabbiamento del Porto di Porto Palo di Menfi, il quale ha visto in parte compromessa la sua operatività.
Il fenomeno dell’insabbiamento, infatti, costituisce un limite alla manovrabilità, all’accesso ed alla navigazione delle imbarcazioni.
Nelle more di un intervento dell’Amministrazione competente al fine di eseguire dei lavori propedeutici al ripristino dei valori regolari del fondale, la Capitaneria di Porto ha emesso un’ordinanza a tutela della sicurezza della navigazione, della pubblica incolumità nonché a difesa dell’ambiente marino.
Secondo tale ordinanza, all’interno dello specchio acqueo portuale del Porto di Porto Palo la navigazione potrà essere consentita unicamente con unità aventi pescaggio non superiore a 0,90 metri.
La navigazione, che avverrà sotto la completa e diretta responsabilità dei comandanti delle singole imbarcazioni, potrà avvenire:
- alla minima velocità consentita per manovrare in sicurezza;
- solo in presenza di condizioni meteo-marine assicurate e favorevoli;
- ponendo massima attenzione all’andamento delle batimetriche mediante strumentazione di bordo;
- tenendo conto dell’altezza delle maree;
- avendo cura di attuare ogni utile cautela suggerita dalla buona perizia marinaresca.
Inoltre, è fatto divieto di navigazione e ormeggio lungo la banchina centrale (Riva), precisamente dal molo di levante, compresa la radice del predetto e fino alla terza bitta, per un estensione verso lo specchio acqueo adiacente di circa 10 metri e dalla radice del molo di levante verso la testata dello stesso per un’estensione di 25 metri.
Infine, è fatto divieto di ormeggio lungo la banchina centrale per un tratto di 90 metri a partire dallo scivolo di alaggio/varo (dalla prima alla dodicesima bitta) ad unità aventi pescaggio superiore a 0,75 metri.
I trasgressori saranno sanzionati ai sensi del D.lgs 171del 2005 e del codice della navigazione. Inoltre saranno ritenuti responsabili civilmente dei danni che possono derivare a persone o alle cose in conseguenza dell’avvenuta trasgressione.