In quarantena fiduciaria dal 22 ottobre. Il grido di aiuto di una mamma prigioniera da 14 giorni con le sue due bambine.
“Mi ritrovo con le mie figlie in ostaggio presso la mia stessa abitazione dall'Asp di Sciacca/Agrigento pur avendo finito la quarantena il primo novembre”. A denunciarlo è una mamma di Montevago: Katia Piazza.
“Pur essendo in quarantena e quindi non si dovrebbe uscire mi hanno chiesto dall'Asp di Sciacca di recarci ugualmente al tendone dell'ospedale di Sciacca per effettuare il tampone....oggi ci ritroviamo al 4 di novembre a non avere ancora gli esiti... nessuno risponde ai vari numeri di telefono...e con due ragazzine che non possono frequentare la scuola....costrette a stare a casa...”
E qui l’appello della signora Katia: “A chi dobbiamo rivolgerci....questa è una vera e propria violenza psicologica... Da dire che già pochi giorni prima al 22 ottobre io stessa avevo fatto un tampone con esito "negativo" ma siccome ero stata a contatto con una persona risultata "positiva asintomatico" per coscienza ho deciso di mettermi in quarantena fiduciaria e con me le mie figlie.... Di fatto la persona adesso rilevata “positiva asintomatica” dall’Asp è stata ri-tamponata ed adesso è negativa ed è libera di uscire mentre noi siamo ancora prigioniere. Adesso dico basta siamo al limite della pazienza...”