Carmelo Palermo, 57 anni, coniugato con due figli e docente del Miur, è il nuovo Sindaco di Poggioreale. Ha avuto la meglio “nettamente” sul suo rivale Lorenzo Pagliaroli, ottenendo 566 voti contro i 308 dell’avversario.
Il pronostico della vigilia è stato “ampiamente e largamente” rispettato, nessuna sorpresa è venuta fuori dalle urne. Il neo Sindaco Carmelo Palermo succede nella carica di primo cittadino di Poggioreale a Girolamo Cangelosi. Palermo, in passato, ha ricoperto la carica di Vicesindaco ed Assessore Comunale.
Adesso, grazie al voto popolare di domenica 28 e lunedì 29 Maggio, eserciterà, per la prima volta, le funzioni di Sindaco di Poggioreale. A Poggioreale gli elettori chiamati alle urne erano 1575 (compresi gli iscritti Aire e gli iscritti nelle liste aggiunte). A votare sono stati in 898, precisamente 451 maschi e 447 femmine.
Sono state nove le schede dichiarate bianche e 15 quelle nulle. “Straripante successo” anche per la lista civica “Rinascimento per Poggioreale” che sosteneva la candidatura di Palermo. Il raggruppamento, infatti, ha ottenuto 618 voti contro i 244 dell’altra lista civica “Terra Viva” collegata con il candidato Pagliaroli.
In virtù di questo risultato la lista vincente “Rinascimento per Poggioreale” ha conquistato la maggioranza in Consiglio Comunale, potendo contare su sette seggi su 10.
Tra i principali punti del programma politico-amministrativo del neo Sindaco Carmelo Palermo figurano prioritariamente il sostegno alle attività agricole e alla promozione degli itinerari storico artistici.
“La vecchia Poggioreale - si legge nel programma - è uno straordinario luogo di memoria che ha ispirato registi e scrittori e che pensiamo debba diventare il palcoscenico naturale per progetti legati al cinema, all’arte, al teatro. Da questi punti di vista, la collaborazione con Vittorio Sgarbi ci darà la possibilità di attuare una efficace campagna di promozione.
Inoltre le politiche sociali avranno maggiori risorse rispetto al passato. Sugli alloggi di edilizia residenziale pubblica si pensa a un progetto di solidarietà che possa coinvolgere gli immigrati regolari e i profughi ucraini; quest’ultimi potrebbero essere una risorsa di manodopera nelle nostre campagne.”