Il sindaco di Poggioreale Girolamo Cangelosi ha “affidato” il proprio paese, la propria comunità dei fedeli all’intercessione e alla preghiera di Sant’Antonio da Padova, protettore del centro belicino.
Lo ha fatto oggi, all’interno della cappella di Sant’Antonio, in occasione dei suoi festeggiamenti.
Al Santo P rotettore di Poggioreale, il sindaco ha consegnato anche le “chiavi della città”. Con il “gesto” simbolico eseguito dal presidente del consiglio comunale di Poggioreale Vincenzo Pace che ha deposto le chiavi in una delle mani della statua del Santo.
Per i fedeli e devoti di Sant’Antonio da Padova quest’anno è un anno particolare. Perché si celebrano gli 800 anni dall’incontro , ad Assisi , tra San Francesco e Sant’Antonio da Padova.
La figura di Sant’ A ntonio da Padova è stata ampiamente messa in “risalto” a Poggioreale da Monsignor Domenico Mogavero, Vescovo della Diocesi di Mazara del Vallo che ha presieduto oggi la Celebrazione Eucaristica.
Il Vescovo Mogavero ha esaltato l’ecumenismo del Santo, “sempre aperto non solo a Dio ma anche all’uomo di qualsiasi colore, razza o condizione sociale”. Il Vescovo ha rimarcato la “semplicità tipicamente francescana di Sant’Antonio da Padova soprattutto durante le sue predicazioni. Usando un linguaggio semplice ed essenziale capace di arrivare al cuore di tutti gli uomini”.
Alla Celebrazione Eucaristica (concelebrazione di Padre Giovanni Butera e don Nicola Altaserse) hanno presenziato autorità civili e militari. Presente , in prima fila, il Capitano Pietro Calabrò, Comandante della compagnia Carabinieri di Castelvetrano, accompagnato dal Maresciallo Giovanni Ferraro, comandante della stazione carabinieri di Poggioreale, il comandante della Polizia Municipale Angelo Zummo, il presidente dell’Associazione. S.Antonio da Padova Protettore di Poggioreale Giuseppe Lombardo.
Il sipario sui fest e ggiamenti (anche quest’anno in formato ridotto causa emerg e nza sanitaria) in onore di Sant’Antonio da Padova si chiuderanno alle ore 21 con la Santa Messa , celebrata, in piazza Autonomia Siciliana, da don Antonino Gucciardi Vicario Foraneo.