Consiglio Comunale di Salaparuta approva all’unanimità una mozione “Pro-pescatori di Mazara del Vallo”.

Immagine articolo: Consiglio Comunale di Salaparuta approva all’unanimità una mozione “Pro-pescatori di Mazara del Vallo”.

Il consiglio comunale di Salaparuta ha approvato, all’unanimità, nel corso della sua ultima seduta, una mozione “Pro-pescatori di Mazara del Vallo”.Il documento è stato presentato dal presidente del consiglio comunale Antonino Cinquemani.

“ Premesso che-si legge nella mozione-nella notte tra il 1° ed il 2 settembre 2020, 18 pescatori di Mazara del Vallo, membri degli equipaggi dei due pescherecci "Medinea" e "Antartide", sono stati dapprima fermati e poi successivamente sequestrati ed imprigionati dalle autorità marittime libiche facenti capo al generale Khalifa Haftar, capo delle milizie legate all'autoproclamato Governo della Libia orientale, non riconosciuto dalla comunità internazionale. Preso atto-continua Cinquemani-che uno degli aspetti più critici di tutta la questione riguarda l'impossibilità da parte dei pescatori di comunicare con le proprie famiglie: dal momento del sequestro, infatti, è stata consentita una sola telefonata, quella svolta dal capitano della "Medinea" Piero Marrone alla madre; successivamente, non si sono avute più notizie inerenti alle condizioni di salute e di detenzione dei marittimi.Visto che i suddetti pescatori sarebbero in attesa di processo e rischierebbero una condanna fino a 30 anni e che le loro famiglie chiedono di avere notizie certe sulle loro condizioni di salute e sui tempi del loro rilascio, evidenziando che alcuni di loro prendono regolarmente dei farmaci e vi è il rischio che in questo momento non vengano loro somministrati a causa delle leggi libiche che lo vietano.Considerato-prosegue il presidente Anonino Cinquemani- che nelle scorse settimane sono state molte le manifestazioni e le iniziative organizzate dalle famiglie dei prigionieri e dalla società civile per interessare le istituzioni e l'opinione pubblica a questa vicenda sottolineandone l'opacità.

Gli armatori delle imbarcazioni hanno pubblicamente manifestato la richiesta di interventi mirati e specifici, rivolgendo altresì numerosi appelli al Governo per chiedere il rilascio immediato dei motopesca e degli ostaggi, oltre alla possibilità di mettersi in contatto con i marinai, nei confronti dei quali è stato sinora impossibile effettuare una qualsiasi comunicazione, fatta eccezione per la richiamata telefonata del capitano Piero Marrone.

Il consiglio comunale esprime solidarietà alle famiglie dei pescatori italiani ed impegna il sindaco e la Giunta Comunale a sollecitare il governo italiano e le autorità preposte ad attivarsi immediatamente, intensificando gli sforzi diplomatici sino ad ora portati avanti, al fine di risolvere la questione nel più breve tempo possibile, predisponendo altresì un deciso intervento volto a consentire quanto prima il contatto tra i pescatori ingiustamente detenuti e le rispettive famiglie, nonché a garantirne la massima tutela della salute ed il più sicuro rientro in italia.

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