“Sammucaru sugnu” afferma con fierezza, nel corso di una lunga conferenza col vice sindaco di Sambuca, architetto Giuseppe Cacioppo, il professor Alfonso Campisi (nella foto), titolare della prima cattedra di Lingua Siciliana al mondo, istituita presso l’Università di Tunisi. Il suo bisnonno, Crispino Campisi, era nato a Sambuca di Sicilia allora Sambuca Zabut, prima di trasferirsi nella vicina Trapani.
“Un curriculum, quello del Campisi, -dice Cacioppo- ricco di tappe professionali prima Europee - per un po’ di anni vive a Parigi - e poi negli USA, dove è stata istituita, in ordine di tempo, la seconda Cattedra di Lingua Siciliana. Ha all’attivo diverse pubblicazioni e testi sia a tema, che sui rapporti tra Tunisia e Sicilia e soprattutto sui numerosi siciliani che nel tempo si sono trasferiti nello stato nordafricano”.
“Qui respiro la mia Sicilia,-afferma Campisi- forse per i lontani rapporti che legano le due terre, forse per le migliaia di Italiani e Siciliani che vivono qui, forse ancora per la matrice culturale comune.”
Il bisnonno nel 1860 visse a Tunisi alcuni mesi. Il docente, noto in tutta la Tunisia, è conosciuto per la costante promozione e per aver ricostruito il “ponte” culturale tra le due sponde del Mediterraneo, impegno che gli ha fatto conferire dal Presidente della Repubblica, nel 2020, l'onorificenza di “Cavaliere della Repubblica”. Ora, dopo 140 anni, Campisi ripercorre i luoghi a lui familiari “Desidero acquistare un pied-à-terre a Sambuca, dice con convinzione. Una casetta, magari con un cortile, dove posso ascoltare la parlata sambucese ed osservare le viuzze del borgo, che mi legano alla mie origini sambucesi e alla mia nuova patria che è il mondo arabo”.
A fine giugno, il docente sarà in Sicilia per ritirare un premio. Nell’occasione di una sua visita a Sambuca, anche per l’acquisto di un immobile, il sindaco Leo Ciaccio, di concerto con l’amministrazione comunale, ha preso l’iniziativa di conferire al prof. Campisi la cittadinanza onoraria.