Sambuca, acqua inquinata. Il Sindaco vieta l’approvvigionamento e l’uso per fini potabili

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Acqua inquinata a Sambuca. I controlli di routine hanno rivelato la presenza di colibatteri e di sostanze inquinanti. Di conseguenza, il sindaco Leo Ciaccio, appena rieletto con una maggioranza bulgara, con propria ordinanza, ne ha vietato l’approvvigionamento e l’uso per fini potabili, avvertendo la cittadinanza dei pericoli cui si va incontro per la propria salute.

Non è la prima volta che episodi di questo genere accadono a Sambuca e non solo. La condotta idrica ridotta ad un colabrodo non garantisce la funzionalità del servizio ed espone gli utenti a continui rischi. Molto frequentemente le strade sono allagate a causa di improvvise perdite, in quanto le tubazioni, usurate dal tempo, non sono in grado di resistere alla pressione dell’acqua.

Si profila intanto una svolta significativa nella gestione privata dell’acqua, in seguito alla decisione presa alla unanimità, lo scorso mese di aprile, dei sindaci di 35  Comuni dell’Agrigentino, capoluogo compreso, che hanno dato incarico all’avvocato Giuseppe Mazzarella di Palermo di aprire le procedure legali finalizzate alla risoluzione del contratto con Girgenti Acque, per gravi inadempienze di quest’ultima nella gestione del servizio.

Un iter giudiziario che dovrebbe condurre alla gestione pubblica di un bene essenziale “sul quale- secondo una opinione molto diffusa- una sciagurata legge ha permesso e permette tuttora un fiorente business, calpestando così la sovranità popolare espressa, con una maggioranza plebiscitaria, nel referendum sulla gestione pubblica dell’acqua” .

Referendum tuttora disatteso anche con la complicità-come affermano in molti- di chi, a suo tempo, avrebbe dovuto fare di tutto per abrogare una legge che violerebbe apertamente la  Costituzione Italiana. E c’è ancor di più in questa assurda vicenda che dà l’esatta dimensione dello stato di sopraffazione e di confusione che quotidianamente vivono cittadini che, pur appartenendo ad uno stesso Stato e ad uno stesso territorio, nell’indifferenza generale di chi dovrebbe garantire a tutti stessi diritti e stessi doveri, vengono trattati alla stessa stregua di cittadini che appartengono a Stati diversi.

Infatti  nei Comuni che  a suo tempo non hanno consegnato gli impianti idrici alla Girgenti, sono in vigore, per il pagamento del canone e del consumo idrico, tariffe molto inferiori rispetto a quelle praticate dalla società in questione nei Comuni che hanno consegnato gli impianti.

Giuseppe Merlo

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