A Santa Margherita B., a 52 anni dal sisma che distrusse la Valle del Belìce, è ancora da completare la ricostruzione e un intero quartiere privo delle opere di urbanizzazione primaria. Con una lettera aperta, Franco Valenti, sindaco di una città che per mancanza di finanziamenti, dopo oltre mezzo secolo, non ha chiuso la ricostruzione, oggi si rivolge all'Avvocato di tutti i cittadini italiani.
"Preg.mo Presidente del Consiglio dei Ministri, a Lei che ama definirsi l'Avvocato degli Italiani desidero conferire il mandato di tutelare gli interessi del mio Comune vittima di una colossale ingiustizia che si protrae da oltre 52 anni. Mi presento. Sono Francesco Valenti, sindaco di Santa Margherita di Belice, Comune della Provincia di Agrigento di 6.400 abitanti, distrutto dal sisma del 1968, che dopo oltre mezzo secolo ha ancora un popoloso quartiere senza opere di urbanizzazione primaria e 84 prime unità abitative da ricostruire.
E 'una storia triste la nostra. La storia di una laboriosa comunità che non riesce a vedere riconosciuti i propri diritti. E' la storia di continue verifiche, di petulante burocrazia, di emendamenti e ordini del giorno, di commissioni parlamentari, di visite istituzionali, di impegni solennemente assunti e poi sempre disattesi. Nel recente passato ho tentato in tutti i modi di informare e sensibilizzare la classe politica sullo scandalo del mancato completamento della ricostruzione del mio Comune. Ho rappresentato più volte agli organi di stampa, numeri alla mano, la vera storia del Belice e non le tante stupidaggini che sono dette e scritte in questo ultimo mezzo secolo.
Ho interloquito con sottosegretari, senatori, onorevoli. Ebbene, a parole tanta disponibilità, nei fatti nessun risultato. Anche lo scorso anno nel periodo antecedente la finanziaria ho cercato di darmi da fare. Ho incontrato a Roma i deputati dei miei collegi elettorali, Sen. Marinello e On. Martinciglio. Ho incontrato, sempre a Roma, con una delegazione dei sindaci del Belice, il Vice Ministro Cancelleri. Incontri cordiali che hanno aperto ancora una volta il cuore alla speranza.
L'Onorevole Martinciglio in un suo post scriveva: “Sulla ricostruzione post terremoto della Valle del Belice abbiamo le idee chiare, su come affrontare la situazione e sulle soluzioni da dover attuare per rientrare dall'emergenza. Intendiamo rassicurare i cittadini di Santa Margherita di Belice che il nostro impegno sulla ricostruzione non verrà meno e non sarà strumentalizzato da nessuno ".
Il Vice Ministro Cancelleri assumeva l'impegno di programmare per il mese di gennaio 2020 un tavolo tecnico permanente. Fino ad oggi posso dirLe con rammarico che per l'ennesima volta tutto è rimasto "merus flatus vocis". Non un solo euro è stato destinato per completare la ricostruzione e assicurare la realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria del mio comune. Ancora una volta sono state mortificate le leggittime aspettative dei miei concittadini.
Nel frattempo irrompe nelle nostre vite l'esperienza devastante del Covid-19. Una disgrazia immane che ha fatto però emergere un dato: quando si vuole e si reputa necessario le risorse necessarie si trovano. Basta leggere i giornali o guardare la TV per rendersi conto del fiume di denaro che si dovrebbero spendere per la sanità, le infrastrutture, la scuola, le partite IVA, le famiglie, gli enti locali, bonus casa, ecc. Allora, se non ora quando?
Ill.mo Presidente, ritengo che il completamento della ricostruzione del mio Comune non sia più rinviabile e sia doveroso in uno stato di diritto prevedere fra i milioni e milioni di euro da spendere in autostrade, ponti, alta velocità, settore edilizio .. anche le somme necessarie per chiudere definitivamente questa triste e vergognosa pagina della storia d'Italia. Confido in Lei, Avvocato degli Italiani, e spero tanto che, fatte le opportune verifiche, faccia Sua la giusta causa dei cittadini margheritesi. La ringrazio anticipatamente".