La Chiesa di proprietà della Curia da tempo necessita in robusto intervento di manutenzione. Nei giorni scorsi la Soprintendenza, che aveva fatto l’intervento di recupero post sisma a causa dei crolli del gennaio, era arrivata in città a fare un sopralluogo per programmare un intervento di manutenzione. Ma il vento di queste ultime ore ha provocato i primi danni. L’area oggi è stata messa prontamente in sicurezza. La chiesa di Santa Maria delle Grazie si inserisce all'interno del tessuto urbano nella parte periferica di Santa Margherita di Belìce posta ad oriente. Dopo il terremoto del 1968 la chiesa venne parzialmente distrutta conservando solo il muro meridionale e parte dell'abside. Dopo i lavori della ricostruzione, la chiesa presenta una struttura portante in legno e le pareti di tompagnamento in vetro, che ha colmato il danno provocato dal terremoto, inglobando le parti della chiesa originali e mantenendo la pianta rettangolare. La zona presbiterale è sollevata da un gradino e conserva la macchina dall'altare a tempietto con timpano curvilineo il tutto realizzato con blocchi in calcarenite arenaria, purtroppo i marmi che rivestivano questa struttura sono andati persi. Grazie alla parete rimasta intatta, possiamo osservare il ritmo scandito delle lesene e la traccia dell'imposta dell'arco trionfale che riempivano lo spazio interno con note architettoniche giustapposte. Adesso è la struttura lignea formata da travi e pilastri a dare una scansione ritmica dando un altro linguaggio alla chiesa seicentesca. Del prospetto principale non è rimasto nulla solo una piccola porzione basamentale che è stata inglobata nel nuovo sistema strutturale in legno e vetro.