Immaginate un pallone gigante trasparente, grande come l'Algeria e parte del deserto del Sahara, e che contiene aria rovente e secca fino a 55°C. Ora supponete che qualcuno faccia esplodere questa bolla bollente; tutta l'aria inizierebbe ad uscire e ad espandersi nella direzione in cui è stato forato il pallone. Tutto questo sta per accadere nella realtà; la bolla bollente effettivamente staziona da parecchi giorni in modo anomalo sul'Algeria ed ora la massa d'aria cocente sta per espandersi verso l'Italia, attraversando il mar Mediterraneo si attenuerà d'intensità ma nello stesso tempo si caricherà di umidità che impietosa da Giovedì 19 comincerà ad investire buona parte del nostro Paese, creando le condizioni ideali per il ritorno dell'afa su molte città. Ricordiamo che l'afa è di fatto una condizione di "maltempo" che avviene in presenza di temperature elevate, assenza di vento e appunto alti tassi di umidità. Questi tre elementi saranno d'attualità nei prossimi giorni, e almeno fino al weekend.
L'incubo afa piomberà soprattutto sulle grandi città e lungo le coste, facendoci sudare anche da fermi nelle ore serali e notturne e al primo mattino, ovvero i momenti della giornata in cui la concentrazione di umidità è maggiore a causa dell'assenza dell'irraggiamento solare che secca l'aria con il calore. Roma, Firenze, Bologna, Palermo e Bari sono solo alcune città che fronte di temperature superiori ai 35°C avranno tassi di umidità elevate quindi con situazione di afa forte. E' doveroso ricordare che l'afa può rivelarsi pericolosa per la salute in quanto può causare stati di ipertermia, ovvero colpi di calore, soprattutto nelle persone più deboli, come bambini e anziani.