Mugugni e nervosismo sempre più frequenti al reparto di oculistica, dell’ospedale di Sciacca, diretto dal dottor Charles Antony Martorana. Pazienti e loro accompagnatori lamentano, in particolare, la lunghissima trafila burocratica, oltre sei ore in alcuni casi anche sette di esasperante attesa, per redigere la cartella clinica funzionale all’intervento di cataratta o di altre patologie. “Dopo aver superato il proprio turno, in una sala ridotta ad una bolgia infernale, ed aver consegnato l’impegnativa del proprio medico curante all’impiegato addetto, bisogna scendere dal quarto al piano terra, al CUP, per pagare il ticket o attestare, se spetta, l’eventuale esenzione”. A raccontare l’episodio è un paziente che si è rivolto alla stampa per denunciare l’accaduto. “Qui l’attesa varia da mezzora a più di un’ora perché gli sportelli sono in genere intasati in quanto presso lo stesso cup si prenotano le visite e si effettuano altri adempimenti burocratici. Pagato il ticket, bisogna risalire al quarto piano, aspettare ancora il proprio turno e ridiscendere successivamente al piano terra per recarsi presso un altro ufficio alcune stanze dopo il CUP dove avviene la registrazione dell’impegnativa. Ma non è finita. Occorre risalire al quarto piano dove nel frattempo si viene sottoposti ad una visita oculistica e quindi attendere fin quasi alle ore 14,00 ed oltre, per ricevere la cartella clinica che comprende una dettagliata informazione sull’intervento da subire, il cosiddetto consenso informato, e conoscere finalmente la data dell’intervento che, per lo più, viene fissata l’indomani o entro due- tre giorni al massimo”.
Come suggeriscono in molti, per eliminare il disservizio, basterebbe una semplice disposizione, da parte dei massimi dirigenti dell’Asp agrigentina o del direttore amministrativo dello stesso ospedale , che prescriva di pagare preventivamente il ticket, tramite un bonifico bancario o presso il medico curante che redige l’impegnativa per l’intervento e poi , nel reparto di oculistica, affidare ad un infermiere o altro personale il compito di recarsi al secondo ufficio del piano terra per la registrazione. In questo modo o con qualche altro provvedimento ancora migliore, si potrebbe ridurre l’attesa al tempo molto più ragionevole di una due ore al massimo, con grande beneficio per i pazienti e per il personale del reparto che potrebbe operare con minore stress, evitando così i pericoli reali per la propria incolumità a causa della esasperazione dei pazienti e dei loro accompagnatori che vanno molto spesso in tilt.
Per il resto, unanime la stima e l’apprezzamento per la cortesia e l’umanità dei medici e del personale del reparto considerato, tranne l’aspetto burocratico forse inferiore a quello dei cosiddetti Paesi sottosviluppati, un vero e proprio gioiello della sanità siciliana e non solo. Bisogna sottolineare infatti che i tempi di attesa per effettuare gli interventi, di cui abbisognano i pazienti, sono ridotti al minimo, e che é altissima, quasi al cento per cento, la percentuale degli interventi riusciti, grazie alla competenza ed alla professionalità di tutta l’équipe medica.