Con l’Ordinanza n. 35 del 15 Luglio il Sindaco di Menfi Marilena Mauceri, alla luce dei numerosi assembramenti e abbandono indiscriminato di bottiglie e non solo lungo la passeggiata in legno di Porto Paolo, verificatisi nel corso del precedente fine settimana, in ottica di prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 , ha vietato fino al 31 Luglio gli intrattenimenti musicali (sia con DJ che con musica dal vivo) in tutti i locali dislocati lungo la fascia costiera chiarendo che "per allietare gli avventori all'interno dei locali è consentita la sola filodiffusione sonora (musica di sottofondo con strumentazione propria)".
Da questa previsione ne è conseguito il blocco di ogni attività di intrattenimento all’interno di tutte le attività (presenti lungo la costa e non solo impattando anche sulle cerimonie che si svolgono all’interno di alcune strutture. A distanza di due giorni il Sindaco ha corretto il tiro emanando una nuova Ordinanza che dà la possibilità ai gestori dei locali di somministrazione di alimenti e bevande la possibilità di effettuare piccoli in trattenimenti musicali solo in occasione di cerimonie elimitando l'accesso esclusivamente al ristretto numero di invitati alla cerimonia . "Solo in occasione di cerimonie - recita l'Ordinanza - sono consentiti all'interno dei locali pubblici i piccoli intrattenimenti musicali limitando l'accesso esclusivamente al ristretto numero di invitati alla cerimonia nel rispetto delle misure di carattere generale riportate nelle linee guida e dei protocolli adottati e con le procedure indicate e contenute nelle specifiche schede delle Linee guida per la riapertura delle Attività Economiche, Produttive e Ricreative”.
Un intervento che consentirà, seppur per eventi privati ad esempio per i matrimoni, di poter avere il tipico intrattenimento musicale che allieta la serata. Intanto il dibattito sull’Ordinanza che blocca di fatto la movida selvaggia fa discutere. Tra favorevoli e contrari (tra questi un gruppo di giovani che su Facebook hanno pubblicato una nota di dissenso rispetto al Provvedimento adottato dal primo cittadino).