La Quinta Sezione Penale della Corte di Cassazione, ha annullato senza rinvio la sentenza della Corte d'Appello di Palermo, Sezione Quarta, determinando che i reati contestati sono decaduti a causa della prescrizione. Il processo, che si è sviluppato attraverso tre fasi giudiziarie, riguardava l'accusa di bancarotta fraudolenta, sia patrimoniale che documentale, rivolta verso gli amministratori e i soci di un'azienda con sede a Menfi.
Al termine dei primi due gradi di giudizio, l'unico condannato rimasto era T.G.E., che aveva ricoperto il ruolo di amministratore della società fino a dicembre 2008. La difesa, guidata dall'avvocato Fabrizio Di Paola, ha contestato la fondatezza delle accuse contro il proprio cliente, presentando ricorso per Cassazione avverso la Sentenza della Corte di Appello di Palermo.
La Suprema Corte, ritenendo instaurato correttamente il rapporto processuale, ha tuttavia dovuto prendere atto della maturazione dei termini di prescrizione dei reati e dichiarare la estinzione degli stessi.