Menfi. Denunciata per occupazione abusiva di un Alloggio Popolare. Condannata dal Tribunale di Sciacca. La Sentenza viene Appellata

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A Menfi, una famiglia aveva occupato un alloggio di proprietà dell'Istituto Autonomo delle Case Popolari di Agrigento, gli occupanti sono stati condannati dal Tribunale di Sciacca.

Nel corso delle Udienze dibattimentali era emerso che l'imputata, una donna di Menfi, che dopo avere dormito più notti con il figlio all'interno della propria autovettura, avrebbe chiesto aiuto ad un'amica che aveva deciso di ospitarla all'interno di un alloggio popolare. Successivamente gli occupanti "sine titolo", dell'alloggio popolare di proprietà dell'IACP si trasferivano, lasciando la donna e il figlio all'interno dell'appartamento.

A seguito di una segnalazione, i Carabinieri che hanno svolto le indagini, hanno denunciato la donna per occupazione abusiva. Nel processo di 1° grado, la Sig.ra veniva condannata ad anni uno e mesi 4 di reclusione, in relazione al reato di occupazione abusiva.

Il difensore Avvocato Giuseppe Buscemi, ha impugnato la Sentenza di 1° grado depositando ricorso presso la Corte d'Appello di Palermo. Tra i motivi il mancato riconoscimento dello stato di necessità che, si riscontrava nell'urgenza di garantire un'abitazione ed un tetto ai propri figli.

Secondo l'Avvocato Buscemi: "non è stata svolta alcuna indagine specifica sulle condizioni di indigenza della propria assistita che non le permettevano alcuna possibilità di rivolgersi al mercato libero degli alloggi ed inoltre non era stato considerato che aveva agito in stato di necessità con riferimento al diritto all'abitazione ed al diritto alla salvaguardia della salute sua e del figlio depositando in data odierna Appello avverso la sentenza di condanna".

Secondo l'avvocato della donna, la Sentenza del Tribunale di Sciacca, è stata impugnata "sia per l'assenza di motivazione in ordine al mancato riconoscimento della particolare tenuità del fatto oltre a censurare l'insufficiente motivazione in ragione dello stato di necessità".

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