"Con uno stato d'animo di morte interiore, con le foto fisse nella mente e una rabbia che non riesco a controllare e che mi annebbia, cerco di spiegarvi con quanto più ordine possibile quanto accaduto in questo maledetto Comune".
Con queste parole Chiara Calasanzio, che con la sua onlus Oasi ohana: i pelosi di Chiara si occupa di salvare e accudire gli animali randagi, ha segnalato su Facebook la scena raccapricciante cui si è trovata davanti:
"Questa mattina a Santa Margherita di Belice è stato rinvenuto lungo una strada secondaria un cane completamente carbonizzato con le zampe posteriori legate con un filo di ferro.
Una scena che va contro la vita, la civilità, a tutto ciò per cui da dieci anni combattiamo ogni giorno".
"Non sappiamo con esattezza cosa sia accaduto, - Scrive la Calasanzio - aspettiamo che siano le Forze dell'Ordine a dircelo ufficialmente. Purtroppo il timore (ripetiamo, è una ipotesi) è che il cane, ancora in vita, sia stato prima bloccato legandolo per i piedi, poi cosparso di liquido infiammabile e successivamente dato alle fiamme".
La Calasanzio ha annunciato di voler sporgere denuncia contro ignoti: "Non so se sia stato l'atroce Arancia Meccanica di alcuni ragazzini o una vendetta di qualcuno a cui il cane possa aver dato "fastidio". Spero che in fretta me lo dicano i Carabinieri, in cui ripongo massima fiducia e che sono certa indagheranno senza sosta perché si tratta dell'assassinio di un cane innocente. Temo che questi gesti siano figli del modo in cui il randagismo viene gestito in questo Comune e nelle regioni del Sud in generale: tutte le istituzioni devono sentirsi responsabili di questo assassinio".