Si è tenuta, a Menfi, venerdì 22 settembre 2023, la manifestazione: “L’Alba della Legalità 2023”, manifestazione oramai giunta alla tredicesima edizione, promossa dalla “Associazione Giuseppe e Paolo Borsellino, imprenditori vittime innocenti della mafia” e da “Libera – Associazione, Nomi e Numeri contro le mafie – Presidio di Santa Margherita di Belìce e Montevago”.
In un clima di fervore associazionistico, scolaresco, cittadino, “L’Alba della Legalità - 2023”, con l’appoggio decisivo dell’amministrazione comunale di Menfi capeggiata dal Sindaco Vito Clemente, e con l’architettura visionaria del presidente Dr.ssa Antonella Borsellino, ha dato il via, per il secondo anno consecutivo, alla seconda edizione di “Menfinfesta”, riempiendo, letteralmente, Piazza Vittorio Emanuele.
Affrontando complesse riflessioni geopolitiche, favorendo la cultura della legalità in tutte le sue espressioni, non mancando di promuovere il territorio con tutte le sue associazioni: WWF, Plastic free, Marevivo, Scout, Masci 1 e 2, Rangers D'Italia sezione provinciale, la Pro Loco di Menfi, le associazioni Enduro, Algea, la Consulta delle donne, finanche la Cooperativa KIRIKU’ di MONTEBELLUNA, alla presenza delle più importanti autorità regionali e vescovili, con l’ausilio della comunità Walden e dell’USSM delle comunità dell’agrigentino, la manifestazione “L’Alba della Legalità – 2023”, come dichiarato dalla Dr.ssa Antonella Borsellino, è stata tra le più partecipate e le più dense come contenuti.
Grazie al contributo artistico-progettuale di Piero Mangiaracina; allo sviluppo di progetto grafico di Simona Cutrano; al contributo musicale del duo composto dal prof. Mauro Cottone e da Libero Reina che ha abbracciato l’evento; ai componimenti originali del poeta prof. Pippo Monteleone; ai componimenti non originali recitati dalla prof.ssa Giovanna Buscemi e da Mimma Augello, rappresentanti, queste ultime, della sempre impegnata Consulta delle donne; grazie al grande lavoro coreografico atto dalle ragazze della Pole Dance, insegnante Melania Tarolli, che si sono esibite inaugurando l’evento sulle note del piano di Paolo Buonvino, brano intitolato “Paolo Borsellino”, e sulle musiche de “I cento passi”, aventi come sfondo le immagini, forti, purtroppo sempre più attuali, delle vittime dei femminicidi, già più di 80 nel solo 2023; si è dato avvio alla macchina “L’Alba della Legalità - 2023”, che, come ogni anno, ha irreversibilmente scosso le coscienze dei presenti.
Protagonisti della manifestazione sono poi state le scuole di Menfi, ovvero l’istituto comprensivo “Santi Bivona” di Menfi, l’Istituto commerciale e il liceo Scientifico di Menfi, in una serata che ha visto premiate le più importanti personalità che operano nel mondo dell’antimafia.
Ecco ora i riconoscimenti “L’Alba della Legalità – 2023”, che sono stati consegnati a:
Dr. Gioacchino NATOLI,
già membro del pool antimafia di Palermo insieme a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, e componente del Consiglio superiore della magistratura (CSM).
Magistrato coraggioso, che ha seguìto numerose indagini di mafia partecipando anche a quelle per la cattura dei più importanti latitanti capi di Cosa Nostra, anche oltreoceano, inchiesta "Pizza Connection", che si svolse a New York in collaborazione con l'FBI, inchiesta che vide imputati Gaetano Badalamenti e altri mafiosi siculo-americani;
Dr. Antonio BALSAMO,
Sostituto Procuratore Generale della Corte di Cassazione, per aver presieduto i processi sulla strage di Capaci e sulla strage di via D’Amelio, trattandone gli aspetti più complessi; per aver lavorato al processo per l’omicidio del giornalista Mario Francese; per aver lavorato a numerosi processi sulla
“Guerra di Mafia”, a carico di imputati come Leoluca Bagarella e Benedetto Spera; per aver lavorato al processo “Grande mandamento" a carico di Bernardo Provenzano; per aver lavorato ai processi, monumentali, contro la mafia agrigentina;
Vincenzo AGOSTINO, familiare di vittima innocente della mafia, Padre di Nino, suocero di Ida, che il 5 agosto 1989, a Carini, trentaquattro anni fa, vide cadère, vigliaccamente, parte della propria famiglia;
Dr.ssa Martina TAMBURELLO, autrice del libro: “La donna nei processi sociali di mafia”, per essersi cimentata nella stesura di un inedito libro/inchiesta, un libro “a tutto campo”, scritto consumando la cosiddetta “suola delle scarpe”, per la quale l’autrice si è spesa e messa in gioco con coraggio, affrontando anche rischi personali, toccando corde pericolose.
Avv. Michele BARBERA, autore del libro: “Nessuno deve tacere”.
Libro che scandaglia le problematiche, civiche e sociali, vissute dai testimoni di giustizia.
Un legal thriller basato sul diritto italiano, condizionato, spesso, dal limite dei tempi, da una linea del tempo non facile da gestire; per aver scritto un libro in cui si mette in evidenza la complessità inerente al disegno di legge, inteso come riforma dell'attuale programma di protezione sui testimoni di giustizia; per aver scritto un libro che auspica il sogno, purtroppo ancora non realizzato, di una riconquista della “normalità” nella vita quotidiana non solo dei testimoni di giustizia, ma di tutti noi.
Giovanni PAPARCURI, tra i più vicini collaboratori dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino che rimase gravemente ferito nella strage di via Pipitone Federico, strage che costò la vita al giudice Rocco Chinnici, a Mario Trapassi, a Salvatore Bartolotta, a Stefano Li Sacchi.
Ignazio CUTRÒ, imprenditore siciliano e Presidente dell'Associazione Nazionale, Testimoni di Giustizia, protagonista anche del docu-cartoon “Tufo”, visibile su Raiplay;
Infine, il dibattito/convegno “La mafia del dopo Messina Denaro”, con l’intervento decisivo e interessante della giornalista Francesca Capizzi che ha anticipato il dibattito, preparandone il terreno. Al centro di questo, le riflessioni del Sostituto Procuratore Generale della Corte di Cassazione, Dr. Antonio BALSAMO; del componente del Consiglio superiore della magistratura (CSM), Dr. Gioacchino NATOLI; e del Dr. Pasquale BORSELLINO, psicologo, direttore dell'unità organizzativa dei servizi sociali per l'area Famiglia, minori, giovani e servizio civile della Regione Veneto, nonché fratello della Dr.ssa Antonella Borsellino, familiare di vittime innocenti delle mafie.
Il dibattito è stato, come tradizionale consuetudine, moderato dal giornalista Giuseppe PANTANO.
“L’Alba della Legalità” quindi, processo di radiosa e catartica liberazione dai preconcetti mafiosi, che il 22 settembre 2023, a Menfi, con la forza delle idee “sane”, sono stati spazzati via.