Da Salaparuta all'America. Il sogno americano di Matteo Patti da raccoglitore di canna da zucchero a imprenditore

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Matteo “Martin” PATTI nacque a Salaparuta (TP) il 5 aprile del 1880 da Vincenzo (ventiseienne “contadino” figlio di Matteo e Rosa) e Beatrice Musumeci (ventenne “filatrice” figlia di Michele e Giuseppa). A soli undici anni Matteo, viaggiando da solo, raggiunse in America il padre emigrato l’anno prima.

I due vissero inizialmente a New Orleans e lavorarono nei campi di canna da zucchero. Il padre lavorava, sembra incredibile, fino a 16 ore al giorno. Ma anche Matteo, nonostante fosse solo un bambino, dovette lavorare sotto il sole cocente e per numerose ore. In quella zona degli Stati Uniti era assai nutrita una colonia di trapanesi. Fu così che Matteo conobbe Maria GIOIA. La ragazza era nata a Campobello di Mazara (TP) il 28 ottobre del 1886 da Antonio e Maria Rosa.

I due, lui 19 anni e lei solo 14, si sposarono il 17 febbraio del 1900 in un Chiesa di un Convento di suore della Louisiana. Nel 1902 Matteo, oramai per tutti “Martin”, e Maria si trasferirono a Denison, contea di Grayson, in Texas. Con i risparmi del duro lavoro e con un debito contratto con una Banca  “Martin” riuscì ad acquistare un grosso appezzamento di terreno a sud della città.

Coltivò quel terreno facendone un giardino. Vendendo cotone, grano, meloni, verdure, frutta  e soprattutto uva in solo tre anni estinse il debito. Ora quella terra era solo e soltanto sua. Aggiunse la coltivazione di patate ed una di queste di dimensioni gigantesche finì per essere esposta alla “ State National Bank” di Denison oltre che in fiere e mercati. Gli affari andavano a gonfie mele e così avviò una casa di confezionamento. Riusciva a produrre e vendere 1500 cassette d’uva al giorno.

Aprì una cantina e iniziò a produrre dell’ottimo vino sia rosso che bianco. Fece arrivare direttamente le botti dalla Sicilia e creò una cantina ammirata da tutti. Arrivò a possedere negozi per la vendita di frutta e di prodotti alimentari. Il suo vino venne venduto in tutto lo Stato del Texas. “Martin” e Maria ebbero quattordici figli. Negli anni tutti i membri della famiglia Patti lavoravano nella fattoria. Maria si mostrò una mamma unica per amore ed impegno e coltivando le abitudini siciliane era lei a cucinare per tutti. Inoltre Maria produceva burro, frutta sott’olio, formaggi e cuoceva pagnotte di pane in un forno di mattoni fuori dalla cucina. Matteo “Martin”  continuò a lavorare duramente nei campi e si mostrò sempre riconoscente verso gli Stati Uniti che gli avevano consentito di realizzare “il sogno americano”.

Quando iniziò la Seconda Guerra Mondiale, spinse alcuni dei suoi figli ad offrirsi come volontari. Al tempo stesso donò un sostanzioso aiuto in prodotti e soldi per sostenere la nazione in guerra e promosse una raccolta di ferro utile all’industria militare. Per questo ottenne riconoscimenti ed encomi. Matteo “Mateo” “Martin” PATTI  si mostrò sempre assai generoso con i più poveri. La sua azienda ed abitazione era sita al n. 405 del Gandy Street di Denison in Texas.

Foto: Denison, contea di Grayson, Texas al tempo di contea di Grayson, in Texas. 

Geremia Mancini – presidente onorario “Ambasciatori della fame”

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