A due secoli dal “Dies Natalis", Il 7 aprile Sambuca ricorda la Serva di Dio Sr. Vincenza Maria Amorelli

Immagine articolo: A due secoli dal “Dies Natalis“, Il 7 aprile Sambuca ricorda la Serva di Dio Sr. Vincenza Maria Amorelli

Il 7 Aprile del 1824 - esattamente 200 anni fa - moriva a Sambuca, all’età di 86 anni, la Serva di Dio Sr. Vincenza Maria Amorelli religiosa collegina che per oltre 55 anni visse in un duro letto.
A due secoli del “Dies Natalis” sarà ricordata con una serie di attività promosse dal comune e dalla parrocchia.

La vita della religiosa è stata una continua lode al Padre attraverso Gesù Bambino, piccola statua in ceroplastica che teneva davanti al Suo letto.

Nel 1837 un terribile morbo colpì il centro Belicino seminando paura e morte. Il 25 luglio dello stesso anno - giorno di massima diffusione del “Cholera Morbus” - si contano oltre 1000 morti - i sambucesi stremati ma fiduciosi, chiedono l’intervento miracoloso del Bambinello di Sr. Vincenza.

Così, racconta la cronaca allegata al processo di Canonizzazione avviato in quegli anni - appena la processione arrivò ai “quattro cantoni” - l’attuale incrocio tra via Roma e Corso Umberto - la peste cessò.” Della prodigiosa religiosa ne fa ampio cenno Vincenzo Navarro nel suo inedito “Diario”. Lo scrittore, nel 1817 - allora giovane studente in Medicina nel capoluogo Siciliano - da Ribera venne in Sambuca accompagnato dalla madre “addoloratissima” per la morte della figlia (e sorella del Navarro) Aloisia.

La signora Navarro venne a conoscenza che a Sambuca “con fama grandissima di santità una serva di Dio era, suor Vincenza Amorelli nominata”. "(...) Quella santa donna a caldissime ed irresistibili istanze e preghiere accompagnate da un fiume di lacrime della dolentissima madre, le rivelò come l’anima della sua diletta figlia in quell’ottava della Bambina, madre di Dio, sarebbe dal purgatorio alla beatitudine del Paradiso volata”.

Il Navarro continua nelle sue note autobiografiche che “i molti miracoli per essa operati che da tutti a piena bocca si narravano, (…) rasserenarono e così consolarono l’animo della Navarro”. “E chi l’avrebbe detto - continua con stupore il medico-scrittore - che nel medesimo Palagio” dove fu ricevuto dalla religiosa, “ridente e serena che una fresca rosa rassembrava” nonostante nel letto "da moltissimi anni miracolosamente giacea” avrebbe “dimorato il Navarro, presa moglie in Sambuca?
Per ricordare l’anniversario, tra l’altro…

  • la posa di un pannello in maiolica nella casa dove visse e morì;
  • celebrazione della Messa in sua memoria;
  • un concerto di musica classica;
  • una mostra a tema;
  • un convegno con presentazione della biografia;

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