Si terrà domani venerdì 18 ottobre 2024 a Santa Margherita di Belice la 2 edizione dell’evento: ”Oltre i silenzi…. Tracce di luce contro le mafie”, organizzato dal comune di Santa Margherita di Belice.
La manifestazione si terrà all’interno del Teatro S. Alessandro.
Si comincerà alle ore 9,00 con la cerimonia di Intitolazione della rotonda all’ingresso su SS 118 ad Accursio Miraglia
Alle 9,30 nel piazzale Dionisio: destinazione di un immobile, confiscato alla mafia, al nascente Centro studi Accursio Miraglia, con la partecipazione di Nico Miraglia.
Alle 10,15 sul tema: Il Giudice dimenticato, prevista la testimonianza dell’avvocato Roberto Saetta che rievoca il Magistrato Antonino Saetta ed il figlio Stefano, uccisi dalla mafia la notte del 25 settembre 1988 sulla SS 640 tra Agrigento e Caltanissetta.
A seguire l’intervento musicale per Antonino e Stefano Saetta eseguito dalle III classi dell’Istituto Comprensivo G.Tomasi di Lampedusa.
Alle 11,30 per la Memoria Ritrovata- La memoria storica al servizio della lotta contro le mafie. Proposta alle Istituzioni della pubblicazione aggiornata del volume La Memoria Ritrovata - Storie delle Vittime della mafia Raccontate dalle Scuole (Palumbo editore 2005).
Alle ore 17,00 presentazione del libro: ”Domani c’è scuola” di Antonella di Bartolo (Montadori 2024). Dialogano con l’autrice: gli studenti, la professoressa Daniela Bonavia, l’architetto Margò Cacioppo e la dirigente scolastica dottoressa Gabriella Scaturro.
Alle 18,30 scatterà l’incontro-dibattito con Paolo Benvenuti, regista del film:”Segreti di Stato (2003). La strage di Portella della Ginestra del 1 maggio 1947 e la questione contadina del primo dopoguerra.
Alle 19,30 proiezione del film:” Segreti di Stato” di Paolo Benvenuti.
L’edizione 2024 di Oltre i Silenzi è dedicata alla memoria di Danilo Dolci.
“Sommersi dai silenzi dello Stato, oggi, nel vivo delle metamorfosi del fenomeno mafioso-evidenzia il sindaco di Santa Margherita di Belice Gaspare Viola- dopo la stagione stragista che le giovani generazioni non hanno vissuto in prima persona, vogliamo dare spazio a quanti, testimoni, giornalisti di inchiesta, intellettuali, semplici cittadini, familiari di vittime innocenti di mafia, non si accontentano dell’oblìo, e come tracce di luce, continuano a cercare, fuori dall’antimafia di maniera, verità e giustizia”.