Un’opera in bronzo dell’artista Sergio Terzi, più conosciuto come Nerone, sarà donata al Comune di Montevago per onorare tutta la comunità della Valle del Belice nella ricorrenza del 50° anniversario del terremoto. La manifestazione curata dall’imprenditore Giuseppe Adria, avrà luogo nel piccolo centro belicino oggi, 10 agosto alle ore 11,00 nella centralissima Piazza della Repubblica. Dopo i saluti del sindaco Margherita La Rocca Ruvolo, la relazione del Prof. Aldo Gerbino.
Autodidatta, l’artista emiliano inizia a dipingere all’età di trent’anni, mostrando subito un innegabile talento espressivo. Suo mentore il notissimo Antonio Ligabue di cui Nerone, è stato l’autista per diversi anni. “Il surrealismo libero e grottesco che appare nelle sue opere è il punto di arrivo di un processo esistenziale, anche doloroso (cresce in una famiglia molto povera con un padre alcolizzato e violento. Lui stesso alcolizzato riesce a curarsi ndr) attraverso il quale ha raggiunto una forza di volontà mentale e spirituale che è difficile trovare tra coloro che fanno arte simile alla sua”. E’ questa l’opinione espressa sul suo percorso artistico da Vittorio Sgarbi.
Oltre che per la pittura è noto anche nella scultura e nella letteratura dove è presente con raccolte di romanzi e liriche. Una svolta significativa si registra alla fine degli anni ’90 allorché, perseguendo una maggiore libertà creativa realizza opere molto informali padroneggiando nuovi materiali e nuove tecniche che catturano l’interesse e l’ammirazione del pubblico e della critica.
Una svolta che lo porta al successo e che nasce come reazione ad una tragica vicenda familiare la lunga malattia e la scomparsa nel 2012 della moglie, il grande amore della sua vita. Pluripremiato, tra i più prestigiosi riconoscimenti il “ Certificate of Apprecitione” tributatogli a New York.