Lettera alla mia amata Porto Palo nel ricordo della sua spiaggia bionda, morbida e soffice..

Immagine articolo: Lettera alla mia amata Porto Palo nel ricordo della sua spiaggia bionda, morbida e soffice..

Negli ultimi anni sempre più giovani e non sono "costretti" ad abbandonare le proprie radici per costruirsi un futuro e coronare le proprie ambizioni personali.

Lasciare la propria terra fa sempre male ma l'atavica assenza di opportunità lavorative spesso spinge giovani e meno giovani a lasciare la Sicilia.

Un giovane menfitano, Calogero Loria ha fatto le valigie in direzione Veneto ormai da quasi due anni ma non ha mai dimenticato la sua Porto Palo di Menfi.

Con questa intensa lettera ha dato sfogo alla sua nostalgia per la sua terra che ama e amerà sempre perché come sottolinea “non si dimenticano le proprie origini e tutti i ricordi vissuti”.

“La lunga striscia azzurra del Mar Mediterraneo, che bagna Porto Palo, con la sua interminabile e ospitale spiaggia di dodici chilometri, che dalla Torre, si estende fin quasi a Capo San Marco. Proprio questa sabbia...bionda, morbida e soffice...in nessun altro posto così smagliante, con le sue acque limpide, purificate di vitrea brillantezza antica e pur sempre giovane e presente.

Quì, il cuore si stacca dal petto, ed é come immergersi in una dimensione paradisiaca.

Anche abitando molto lontano...quando ritorni e metti piede dove sei nato e cresciuto, capisci che questa terra, questo paesaggio, questa luce ti appartengono, fanno parte delle tue radici, della tua anima, di qualcosa che senti tuo.

Nessuna distanza, seppur grande, potrà mai cancellare un legame così forte.

A Marzo 2020 saranno esattamente due anni da quando sono andato via. Adesso vivo in Veneto...esattamente a Ceggia, grazioso paesino in provincia di Venezia. Infatti ho dovuto abbandonare per lavoro la nostra cara Sicilia, la mia splendida terra d'origine, che purtroppo non offre grandi opportunità a noi giovani...e mi rattrista dirlo. Mi manca il mio mare blu, il cielo azzurro e limpido, la brezza fresca che sà di salsedine, le mie vere e sincere amicizie. Le pacche sulle spalle e le belle espressioni stile "we cumpà"

.."beddu mè a postu"?  I baci, gli abbracci e le forti strette di mano. L'allegria, la semplicità dei gesti quotidiani...la vera bontà d'animo. Il calore che sappiamo trasmettere noi siciliani. Perché noi non andiamo mai di fretta e non abbiamo orari precisi...ma è il nostro essere...il nostro modo di fare. Si...siamo (e sono) terroni. Fiero di esserlo. E mi mancano tutti quei cibi, sapori e profumi inconfondibili a cui ero e sono fortemente abituato.

Adesso ho un buon lavoro con un ottimo contratto per fortuna...e sono contento su questo punto di vista.

Ho addirittura comprato casa dato che la mia vita si è trasferita al Nord...ma nonostante ciò debbo ancora abituarmi al tipo di ambiente che è totalmente diverso in tutto e per tutto...e non é cosa facile, sopratutto all'inizio.

Purtroppo non si può pretendere tutto dalla vita, ma spesso per ottenere un futuro migliore, si fanno delle grosse scelte di vita. Scelte difficili e sacrificanti.

Cara Sicilia...terra d'amúri...terra quasi maledetta. La potrei definire quasi una "prigione" circondata dall'abisso. Una prigione dove dono nato e cresciuto e tornerò sempre. Terra dalle enormi potenzialità e bellezze. Mare, coste infinite, ma anche zone selvagge incontaminate e montagne innevate. Prodotti enogastronomici di qualità e sapori eccellenti. Monumenti e città ricche di storia. E donne dallo sguardo intenso e profondo...quasi unico. È un peccato davvero che pian piano stai vedendo partire i tuoi figli. É una cosa che mi fá maledettamente rabbia. Ogni partenza é quasi uno strazio. Si prova una sensazione alquanto strana. Come se il suolo sotto ai miei piedi urlasse, piangesse quasi...e di normale conseguenza, ti si allagano gli occhi, come la prima volta.

Sarebbe stupendo se un giorno, non sentirò più notizie di ragazzi che ti abbandonano per lavoro. Che vanno via per un futuro migliore. Sarebbe bellissimo vederti rifiorire e splendere come non l'hai mai fatto.

Sei e sarai sempre nel mio cuore, perché non si dimenticano le proprie origini e tutti i ricordi vissuti. Tutti i tuoi figli non ti dimenticheranno mai. É impossibile dimenticare. Il mio orgoglio é troppo forte. L'individuo che rinnega le proprie origine e non onora la propria terra, non onora se stesso. Il mio augurio è che possa cambiare davvero qualcosa per questa nostra cara isola, così tanto discussa, cosí tanto amata e odiata.

Ogni volta che scenderò per le ferie ti godró al meglio...da turista spensierato. Un pó nostalgico magari, e con la lacrima pronta ogni volta che andrò via...ma felice almeno per quei giorni.

  Dedica a Porto Palo di Menfi...ma a tutta la mia Sicilia”

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