Rinnovabili, varati i nuovi incentivi. Il 35% dell'energia italiana sarà verde entro il 2020

Rinnovabili, varati i nuovi incentivi. Il 35% dell'energia italiana sarà verde entro il 2020

Sono stati varati, dal Ministro dello Sviluppo Economico, Corrado Passera, dal Ministro dell’Ambiente, Corrado Clini e dell’Agricoltura, Mario Catania due schemi di decreti ministeriali in materia di energie rinnovabili. I due provvedimenti, all’esame dell’Autorità dell’Energia e della Conferenza Stato-Regioni, definiscono i nuovi incentivi per l’energia fotovoltaica (Quinto Conto Energia) e per le rinnovabili elettriche non fotovoltaiche (idroelettrico, geotermico, eolico, biomasse, biogas).

Raggiungere e superare gli obiettivi europei delle energie rinnovabili fissati per il 2020 attraverso una crescita virtuosa, basata su un sistema di incentivazione equilibrato e vantaggioso per il sistema Paese e tale da ridurre l’impatto sulle bollette di cittadini e imprese: queste le principali finalità.

Il nuovo regime pone le basi per uno sviluppo ordinato e sostenibile delle energie rinnovabili, allineando gli incentivi ai livelli europei e adeguandoli agli andamenti dei costi di mercato (calati radicalmente nel corso degli ultimi anni). Vengono favorite le tecnologie con maggior ricaduta sulla filiera economico-produttiva nazionale e ad alto contenuto innovativo, introducendo inoltre meccanismi per evitare distorsioni a livello territoriale e conflitti con altre filiere produttive nazionali, in particolare con quella alimentare.

Il sistema, come già previsto dalla precedente normativa, entrerà in vigore al superamento della soglia di 6 miliardi  di incentivi per il fotovoltaico (previsto tra luglio e ottobre prossimi) e il 1 gennaio 2013 per il non fotovoltaico.

Viene inoltre introdotto un sistema di controllo e governo dei volumi installati e della relativa spesa complessiva, attraverso un meccanismo di aste competitive per i grandi impianti (superiori a 5 MW) e tramite registri di prenotazione per gli impianti di taglia medio-piccola (sono invece esclusi dai registri i micro impianti).

L’intento principale del Governo è programmare una crescita dell’energia rinnovabile più equilibrata che, oltre a garantire il superamento degli obiettivi comunitari al 2020 (dal 26% a circa il 35% nel settore elettrico), consenta di stabilizzare l’incidenza degli incentivi sulla bolletta elettrica.

"Con i due decreti firmati oggi- hanno dichiarato i Ministri Catania, Clini e Passera - viene introdotto un sistema di incentivi moderno, europeo ed equo per le tasche dei cittadini e delle imprese. L’energia rinnovabile continua a essere un pilastro fondamentale della nostra strategia, ed è per questo essenziale supportarla in modo efficace, favorendo le fonti verdi che possono sviluppare una filiera industriale e produttiva nazionale. Abbiamo inoltre posto un freno importante alla crescita dei costi energetici per cittadini e imprese. La sostenibilità economica e quella ambientale - hanno concluso i ministri - sono i due cardini su cui il governo intende basare la nuova strategia energetica nazionale in corso di elaborazione".

Nel quinto conto energia, che entrerà in vigore dal primo luglio 2012, salvo raggiungimento in data successiva del tetto di 6 miliardi di spesa, gli  impianti fotovoltaici di potenza superiore ai 12 Kw potranno accedere agli incentivi previa iscrizione agli appositi registri del Gse nei limiti di quantitativi predeterminati di potenza annua, con un criterio di priorità a favore delle installazioni sugli edifici. Gli impianti di potenza inferiore ai 12 Kw saranno liberi di accedere agli incentivi dopo l'entrata in esercizio. Gli incentivi al fotovoltaico, però, dal prossimo anno aumenteranno di soli tre miliardi di euro rispetto ai sei previsti dalla normativa attuale. Quindi ci sarà un contenimento di spesa pari a circa tre miliardi. Gli incentivi continueranno dunque ad aumentare nei prossimi anni, ma in misura inferiore rispetto a quanto stabilito dal precedente regime. Saranno garantiti tutti quelli finora promessi e pari a nove miliardi l'anno al 2020, incrementando con ulteriori tre miliardi l'anno gli aiuti pubblici. Si passerà quindi da nove a 12 miliardi rispetto ai 15 miliardi previsti dalla precedente normativa. In questo modo l'incremento al 2020 non sarà quindi di sei miliardi ma di tre, con un risparmio annuale di altrettanti miliardi.

Per quel che riguarda le energie rinnovabili extra-fotovoltaico, il provvedimento che entrerà in vigore dal primo gennaio 2013, prevede una crescita della spesa per gli incentivi dai 3,5 miliardi attuali fino a 5,5 miliardi l'anno, per poi essere stabilizzata entro il 2020. Per controllare la potenza annua installata, gli impianti oltre i 5 Mw (soglia che sale a 20 per l'idroelettrico e il geotermico) accederanno agli incentivi tramite aste al ribasso nei limiti di quantitativi predeterminati di potenza annua. Le strutture di potenza compresa tra i 50 Kw e i 5 Mw avranno accesso alle tariffe previa iscrizione ad appositi registri del Gse. Gli impianti sotto i 50 Kw saranno liberi di accedere agli incentivi dopo l'entrata in esercizio. Il quantitativo di questa categoria viene detratto dal contingente a registro nell'anno successivo.

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