L’Istituto Nazionale di Urbanistica (INU), insieme all’ANCI, ha organizzato la II^ edizione della Biennale dello spazio pubblico (http://www.biennalespaziopubblico.it/) che si concluderà a Roma nei giorni 16 – 19 maggio 2013 con la presentazione di esperienze significative dei Comuni che possono essere indicate come buone pratiche da perseguire.
A tale iniziativa hanno deciso di aderire due gruppi di Comuni siciliani che, avvalendosi delle esperienze di rete locale e dei risultati conseguiti nei rispettivi territori, intendono approfittare dell’occasione per promuovere due Laboratori territoriali per riflettere sui possibili sviluppi e sulle implicazioni che il tema può avere nel percorso operativo verso il nuovo periodo di programmazione 2014-2020, con esplicito riferimento all’obiettivo dello “sviluppo locale partecipativo – Community-led local development”.
Il primo gruppo si riconosce nel sistema territoriale delle Madonie che ha promosso un progetto di Città a rete che coinvolge 28 comuni sulla costa settentrionale dell’isola.
Il secondo gruppo, ai lettori di Belicenews.it sicuramente più familiare, fa riferimento alle 4 Città del vino della Sicilia sud occidentale che hanno promosso la Strada del Vino Terre Sicane e si sono dotate di una società consortile, e cioè Menfi, Santa Margerita di Belìce, Montevago e Sambuca di Sicilia.
I laboratori si svolgeranno in due giornate consecutive del prossimo febbraio 2013:
- a Geraci Siculo il venerdì 8 febbraio presso il Centro culturale dell’ex Convento dei Padri Cappuccini.
- a Menfi il sabato 9 febbraio presso Case Planeta, sede dell’Enoteca della Strada del Vino Terre Sicane.
Durante questi innovativi appuntamenti, si potranno presentare dei contributi di carattere propositivo, al fine di acquisire una consapevolezza diffusa, sia da parte delle amministrazioni locali che degli operatori socio- economici, in merito alla necessità di ripensare/ridefinire il concetto di spazio pubblico, attivando un processo condiviso di progettazione partecipata e di gestione di nuovi spazi di relazione, infrastrutture e servizi pubblici e collettivi, secondo una logica unitaria che guarda alla “città di mezzo” (lo spazio intermedio tra la città concentrata e l’”aperta compagna”) come spazio da riqualificare per nuove funzioni urbane, a servizio delle comunità insediate e delle attività produttive.
Magggiori informazioni e il modulo di partecipazione si possono avere sul sito del GAL Madonie (clicca qui)