Mancano poco più di 12 settimane al voto per il rinnovo del Consiglio Comunale di Menfi, ma ancora poco o nulla trapela dagli schieramenti politici.
L’unico ad aver annunciato la sua candidatura a Sindaco (in realtà, lo aveva fatto già quattro anni fa) è il consigliere comunale Saverio Ardizzone: il segretario cittadino dell’MPA ha fondato il “Partito dei Menfitani”, una lista civica composta da gente comune, professionisti, aperta a tutti i cittadini liberi, cioè liberi da ogni appartenenza partitica: “Il nostro progetto – ha dichiarato Ardizzone in una recente intervista – è aperto a tutti i riformatori, la parola riformatore sembrerebbe una parola tanto usata e con poco significato, per noi no, per noi la parola riformare in questa città ha un suo valore perché vogliamo cambiare quello che è lo stato dell’arte che da circa venti anni c’è in questa città”.
Il partito dei Menfitani ha già un suo slogan, “Per Menfi con tutto il cuore”, ed ha già trovato in Rosario Libasci, già assessore al Bilancio con la giunta Buscemi e candidato al Senato col SEL di Vendola, un primo alleato: “Questo è un importante progetto aperto a tutti che si fonda sulla volontà di condividere opinioni e per questo ritengo importante il laboratorio politico-programmatico che si sta svolgendo” – ha dichiarato Libasci.
Se Libasci, quindi, è diretto verso il progetto autonomista di Ardizzone, Nino Buscemi (e la sua componente IdV - ex socialista) sembra ormai consolidare l’alleanza col centrodestra. In quell’area politica non si è trovata ancora la figura del futuro sindaco da proporre alla cittadinanza: i nomi più gettonati sarebbero quelli del capogruppo PDL al consiglio comunale Luigi La Placa e del segretario del partito di Berlusconi Ascanio De Gregorio, anche se nelle ultime ore circolerebbero insistenti voci di una possibile discesa in campo del Presidente del sodalizio “Insieme al centro” Nino Moschitta.
Al centro si situa il Sindaco uscente Michele Botta che, impegnato fino ieri personalmente alle elezioni politiche, così aveva commentato il risultato ottenuto dall’UdC a Menfi: “Nel complessivo risultato generale, sono lieto per il dato dell' 8,20% raggiunto a Menfi, risultato più alto in tutta la provincia. Io ho fatto la mia parte, sempre in prima linea, mettendoci la faccia in nome della responsabilità, a servizio della gente. Il mio impegno – ha concluso Botta – continua come prima, quando da primo cittadino, ho difeso e portato avanti gli interessi dei miei concittadini e del nostro territorio”.
È da questo dato che il sindaco Botta sarebbe ripartito, assieme ai suoi collaboratori, per occuparsi della formazione di una lista da presentare alle prossime consultazioni elettorali.
Nell’area del centrosinistra il PD non ha ancora designato il proprio concorrente, tuttavia è noto in città che l’ex sindaco Enzo Lotà, dopo cinque anni di assenza dalla vita politica locale, starebbe lavorando alla propria quinta ricandidatura alla poltrona più alta del comune di Menfi e non è da escludere che ciò potrebbe avvenire anche con una lista civica.
A fianco a questa probabile candidatura, si porrebbe, in alternativa, il nome del capogruppo al consiglio comunale Saverio Palminteri.
Infine, il movimento 5 stelle. I grillini rappresentano la prima forza politica a Menfi, tenuto conto dei risultati delle recenti elezioni politiche (2224 voti alla Camera): perciò, il M5S partirà col vento in poppa, ma anche carico di aspettative da parte dei cittadini per quello che saprà proporre. Subito dopo le elezioni i grillini hanno dichiarato: “Siamo consapevoli che sarà una battaglia diversa da quelle che finora abbiamo affrontato”. Ancora non è uscito fuori il nome del candidato a sindaco, ma gli attivisti Giuseppe Corso e Giovanni Argiroffi sono i candidati più quotati .
