Domani a Palermo manifestazione nazionale della CGIL. Il capoluogo uno delle 5 piazze italiane

Domani a Palermo manifestazione nazionale della CGIL. Il capoluogo uno delle 5 piazze italiane

"Per cambiare il sistema previdenziale, per sostenere sviluppo e occupazione, per garantire futuro ai giovani”. Ci   saranno   anche   500   agrigentini   a   Palermo  alla manifestazione nazionale della Cgil di domani sabato 2 dicembre, proclamata dopo l’esito del confronto con il Governo sul tema della previdenza. Palermo sarà una delle cinque piazze dove si terrà la manifestazione, organizzata dalla Confederazione con lo slogan “Pensioni, i conti non tornano!” :
La manifestazione di Palermo si articolerà da  piazza Croci a piazza G. Verdi. Interverrà anche il Segretario Nazionale Maurizio  LANDINI.
A concludere tutte le iniziative sarà il segretario generale della Cgil Susanna Camusso,che alle ore 12.30 prenderà la parola dal palco della Capitale, in collegamento video con le altre città, che virtualmente diventeranno un’unica grande piazza.
La nostra iniziativa non si fermerà domani – dichiara Massimo Raso – quella di domani era una prima doverosa tappa perché era necessario che il Sindacato
rispondesse ad un Governo che ha fatto “marcia indietro” rispetto agli impegni che aveva assunto rispetto alle  “pensioni di garanzia” dei Giovani e sul “lavoro di cura” in particolare per le Donne.
"La nostra è una provincia
, continua il segretario provinciale, nelle quali il tema dei requisiti di accesso al sistema previdenziale è particolarmente delicato: tra precariato e stagionalità è davvero complicato accedere alle pensioni e, peraltro, con rendimenti davvero poveri. E sarà sempre peggio! Per questo occorre cambiare questo sistema, a cominciare dal blocco di questo meccanismo  infernale  dell’l’innalzamento   illimitato   dei   requisiti   per   andare   in pensione e garantire una maggiore libertà di scelta ai lavoratori su quando andare in pensione. Ma   saremo   in   piazza   anche   per   chiedere   un   lavoro   dignitoso   e   un   futuro previdenziale ai giovani, superare la disparità di genere e riconoscere il lavoro di cura, esattamente gli impegni disattesi dal Governo.​
Così come occorre favorire l’accesso alla previdenza integrativa” e “garantire un’effettiva rivalutazione delle pensioni”
, conclude Raso

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