La convocazione di un'assemblea dei Comuni siciliani per un confronto aperto, per capire in concreto quali funzioni si intendono attribuire alle nuove entità territoriali in sostituzione delle soppresse province, quale dovrà essere la loro consistenza e funzionalità da un punto di vista normativo, organizzativo, amministrativo, politico, finanziario, nonché i nuovi assetti politico-istituzionali del territorio. Sono interrogativi molto comuni che vengono formulati da diversi sindaci delle province siciliane dopo l’uscita di scena dell’ente provincia. Gli stessi primi cittadini che si sono incontrati lo scorso 9 settembre a Sciacca su iniziativa del sindaco della cittadina termale Fabrizio Di Paola per discutere dell’istituzione dei Liberi Consorzi dei Comuni prevista dalla legge regionale numero 7 dello scorso marzo che ha abolito le Province. Sindaci delle province di Agrigento, Palermo e Trapani che hanno stilato un documento adesso trasmesso al presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta e all’assessore alle Autonomie Locali Patrizia Valenti, per chiedere appunto un’assemblea di tutti i comuni nel quale chiedere, confrontarsi e avere le giuste risposte.
“I rappresentanti dei comuni partecipanti all’Assemblea – è scritto nel documento inviato al governo – rivendicano la propria identità nonché la facoltà di aggregarsi con altri comuni di un territorio omogeneo, che lega realtà già unite da storia, tradìzioni, economia, progetti di sviluppo, interessi che i Comuni hanno già sperimentato con esperienze amministrative, economiche e interrelazioni di vario genere. Questo territorio vuol far valere le proprie specificità nei confronti del legislatore con una gestione innovativa e unificante che valorizzi un’area ricca di risorse e caratteristiche uniche”. “Il Libero Consorzio dei Comuni – continua il documento - deve essere una nuova e reale opportunità, una forma che aggreghi funzionalmente Comuni uniti da identiche aspirazioni. Deve essere uno stimolo per portare avanti un comune progetto di sviluppo economico, una entità che, nel garantire i servizi essenziali, dia fiducia ai cittadini e agli amministratori. Il Libero Consorzio dei Comuni deve essere uno strumento di governo più efficace ed efficiente che unifichi e valorizzi ancor di più un territorio già virtualmente costituito”.