Escluse due delle tre liste che avevano intenzione di concorrere alle elezioni per il rinnovo dell’Ente per il diritto allo Studio siciliano. A denunciare quanto sta accadendo nell'Ateneo Palermitano sono le associazioni RUN-VIVERE ATENEO-UNIXCENTO che si sono viste escludere dalla competizione elettorale la propria lista e quella dell’associazione UNIATTIVA.
Ma andiamo con ordine. Il Rettore aveva istituito un’apposita commissione elettorale per la presentazione delle liste il cui termine era previsto per le ore 12:00 del 20 Novembre.
Le liste presentate sono state tre: quella dell’associazione RUM, di cui l’assessore Scilabra fino a qualche tempo fa era Presidente; quella presentata dalle associazioni RUN-VIVERE ATENEO- UNIXCENTO; infine la terza che è quella dell’associazione Uniattiva.
Come riporta il sito dell’associaizone Vivere Ateneo, “ad esprimersi sulla regolarità delle liste doveva essere la commissione prevista dal bando emanato dal Rettore, ma l’Assessore Scilabra ne ha prontamente nominata una propria, indicando il Commissario straordinario dell’ERSU, da lei nominato , come Presidente della commissione elettorale”.
Ed è proprio in questo passaggio che le cose sarebbero cambiate:
“L’unica lista ammessa – continuano gli studenti di VIVERE ATENEO – è quella RUM-UDU-STUDENTI UNIVERSITARI, mentre le altre 2 sono state escluse per i seguenti motivi: la lista Uniattiva perchè è stata presentata in ritardo, la lista RUN-VIVERE ATENEO-UNIPERCENTO perchè il simbolo sul documento cartaceo della lista risulta essere 3,3 centimetri e non 5 cm come richiesto dal bando.
Quest’ultimo provvedimento però non tiene conto del format allegato al bando, nel quale lo spazio riservato al simbolo della lista era di 2,9 cm e del formato digitale ad alta risoluzione del simbolo presentanto insieme al cartaceo in un cd-rom.”
"Questa situazione - concludono gli studenti di VIVERE ATENEO - conferma la volontà di Crocetta e della Scilabra di mantenere il controllo sull’ERSU, impedendo che rappresentanti di associazioni universitarie diverse da quelle della Scilabra possano far parte del C.d.A. dell’ERSU.
Invitiamo gli studenti dell’Università di Palermo a riflettere su quanto sta accadendo. Ci batteremo in tutte le sedi affinchè gli studenti possano ritornare ad avere la giusta rappresentanza all’interno di un ente che ha il compito di tutelare gli interessi degli studenti e che invece qualcuno pensa di utilizzare per altri fini".
Intanto sempre più studenti universitari stanno pensando di disertare le urne per protestare civilmente a questa situazione che dfiniscono "poco democratica" e "lesiva dei diritti di rappresentanza".
