Mediazione civile: la Corte Costituzionale ne boccia l'obbligatorietà

Mediazione civile: la Corte Costituzionale ne boccia l'obbligatorietà

"​La Corte costituzionale ha dichiarato la illegittimità costituzionale, per eccesso di delega legislativa, del d.lgs. 4 marzo 2010, n.28 nella parte in cui ha previsto il carattere obbligatorio della mediazione".
È questo quello che si legge nella nota diffusa dalla Consulta a conclusione del procedimento di analisi della costituzionalità della norma sulla mediazione civile e che si è concluso stamane.
La Consulta ha accolto la questione di legittimità costituzionale, sollevata dal Tar Lazio, con l'ordinanza di rinvio del 12 aprile 2011, riguardo in particolare all'obbligatorietà del procedimento di mediazione civile.

Queste le prime reazioni a una volta appresa la notizia:
Leonardo D'Urso, co-fondatore e amministratore delegato di ADR Center, precisa che la "bocciatura è fondata su un vizio di forma (eccesso di delega) e non sull'art. 24 o violazione degli altri articoli della Costituzione. Occorre aspettare le motivazioni che potrebbero confermare che il tentativo di mediazione obbligatoria non impedisce l'accesso alla giustizia".

Ester Perifario, segretario dell'Associazione Nazionale Forense, commenta scherzosamente: ''desidero rivolgere il mio affettuoso pensiero alla dott.ssa Iannini in Vespa, alla quale va il mio più sentito apprezzamento (sic!) per l'opera (im)meritoria svolta quando era capo dell'Ufficio Legislativo del Ministero della Giustizia''.

Entrambe le parti attendono, adesso, le motivazioni della sentenza, ma con la pronuncia di oggi la mediazione civile non sarà più obbligatoria. 
La riforma della mediazione era stata predisposte mediante l'avvio in due tempi ed in base a determinate materie: nelle intenzioni dell'allora Ministro della Giustizia, Angelino Alfano, doveva avere una funzione deflativa del processo civile. 
Dal 2010 ad oggi sono sorti numerosi organismi di mediazione, ma anche istituti che organizzano corsi per formare i mediatori; inoltre è stato istituito un albo, sia per i mediatori sia per gli organismi, presso il Ministero della Giustizia.

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