Nell'articolo di inFORMA MENFIs del 7 marzo dal titolo Biomassa: riflessioni di GregoryCollina vi è stato un importante commento di Antonio Ficalora responsabile della Tre Tigli. Ecco il commento e subito dopo la risposta del Vice Presidente del Consiglio Vito Clemente.
COMMENTO DI ANTONINO FICALORA:
Leggo, ormai da anni (Sigh!), e su i più diversi mezzi di diffusione confronti sul tema. Intervengo solo adesso perché mi ha stimolato l’intelligente approccio di Gregory che non ho il piacere di conoscere ma che sostanzialmente si chiede:“ma prima di dire si o no ad un progetto industriale senza dubbio interessante per l’economia del Nostro paese qualcuno si è chiesto (leggi la politica o altri attori con uguale interesse) come potersi confrontare con il soggetto economico che ha ritenuto di porre le basi per fare un intervento industriale al solo fine di favorire con il confronto la “sostenibilità” dell’operazione da ogni punto di vista ?” Ci sono tanti strumenti giuridici che avrebbero potuto dare impegno alla Tretigli di realizzare un progetto riducendo la potenza e facendo convergere, nel contesto in cui si inserisce, gli interessi per la tutela di tutti in primis i cittadini e la loro salute. La Tretigli aveva anche invitato alcuni esponenti politici e di rappresentanza a visionare progetti analoghi già realizzati e dopo un serio confronto aprire un tavolo di convergenza in modo da consentire (anche rivisitato negli aspetti critici) la realizzazione di un progetto e la creazione di posti di lavoro con un indotto di sicuro interesse economico. Ma a meno di porte veramente SBATTUTE in faccia non ha ricevuto. Della serie: non sa da fare… Ma almeno si fosse favorito altro! Almeno si fossero create analoghe iniziative di crescita per i giovani e per coloro che cercano occupazione… Se almeno la politica o il parroco o tutti quelli che si sono espressi avessero dato alternative altrettanto remunerative per coloro che hanno terre il cui raccolto è “mal pagato” o a coloro che continuano a cercare un lavoro che non trovano. Non dico che per il denaro devono essere tralasciate opportunità diverse…ma se le opportunità diverse non si è in grado di crearle allora è meglio tenere da conto un’opportunità e renderla sostenibile rivolgendosi a tecnici che garantiscano il monitoraggio di accordi che potevano rendere ripeto sostenibile l’operazione. La cosa più facile è fare populismo e dire che non si può fare è più difficile e laborioso cercare di fare. E’ grazie a questo atteggiamento che io (non è stata una grave perdita) ed intelligenze superiori (come molte ne ho incontrato a Menfi) sono costrette ad andare via da una terra meravigliosa ed a lasciare gli affetti e le cose più care.
Antonino Ficalora
RISPOSTA DEL VICE PRESIDENTE DEL CONSIGLIO VITO CLEMENTE:
Illustrissimo Dott. Antonino Ficalora
ritengo Lei sia il rappresentante della Tre Tigli che è intervenuto in occasione di un Consiglio Comunale aperto. Intervengo perche mi ha stimolato il suo commento su questo sito, commento che rispetto ma non condivido ma che mi consente di esprimerLe alcune riflessioni e porLe alcune domande. Lei afferma che la Tre Tigli aveva invitato rappresentanti politici a visionare impianti analoghi già realizzati per aprire un confronto sereno e per creare posti di lavoro. Effettivamente dalle note in mio possesso si rileva che la Tre Tigli ha inoltrato questo invito che la classe politica non ha ritenuto di accogliere semplicemente perche (a parte isolati casi)non condivide la realizzazione dell'impianto in territorio di Menfi. La volontà politica e popolare di non realizzare il progetto presentato dalla Tre Tigli non ha preconcetti, come sembrerebbe rilevarsi nel suo intervento, ma ha delle motivazioni forti che si basano su scelte programmatiche che credo Lei converrà con me spettino solamente ai rappresentanti politici e ai cittadini menfitani. I motivi sono da ricercare nella non compatibilità del progetto alle scelte già effettuate (agricoltura di qualità, sviluppo turistico, tutela delle risorse, del territorio del paesaggio). Altro motivo è l'eventuale conseguenza che la realizzazione dell'impianto possa provocare sulla salute dei cittadini, di cui anche Lei non sembrerebbe avere certezze da quello che emerge nel Suo intervento quando evidenzia la possibilità di "ridurre la potenza" "facendo convergere" la tutela della salute dei cittadini. Altri motivi riguardano l'allocazione del progetto sulla falda acquifera e la non idoneità della viabilità a sostenere un inevitabile aumento del traffico pesante. Questi ed altri ancora sono i motivi che hanno indotto l'intera comunità e i suoi rappresentanti a manifestare con fermezza l'assoluta contrarietà al progetto. Mi permetta ora di soffermarmi sulla sua espressione " Ma almeno si fosse favorito altro" ! Ritengo che Lei non possa sostituirsi alla classe politica e alla comunità per stabilire ciò che si deve o non deve favorire. Tuttavia le assicuro che salvaguardare il territorio significa favorirlo, mantenere e migliorare lo stato occupazionale in agricoltura e tentando nel contempo di usufruire delle potenzialità turistiche. Così come le comunico che in tema di energie alternative il nostro Comune è molto attento e sempre nel rispetto della vocazione del territorio, l'amministrazione Comunale il Consiglio Comunale, di concerto con le Associazioni cittadine hanno predisposto degli indirizzi per la redazione di un Piano Energetico così da consentire la realizzazione di impianti per creare una ricaduta economica ed occupazionale tutelando le risorse territoriali e paesaggiste preesistenti Quindi le alternative da Lei invocate esistono e non solo in materia di energia ma anche di progettualità che non sto qui a declamare. Comunque voglio dirLe che del suo intervento esprimo e condivido la sua tesi circa il fatto che "la cosa più facile da fare è populismo". E mi chiedo era forse un tentativo populistico quello che ha posto in essere la Società Tre Tigli quando con nota del 7 Novembre 2007 evidenziava che il progetto avrebbe dovuto essere "sorretto e condiviso dalla volontà popolare" manifestando nel contempo "l'eventualità di ritirare il progetto presentato, tenuto conto della formale disponibilità manifestata da altre Amministrazioni Comunali a dare allocazione e sostenere l'esecuzione dell'opera"? E se non era populismo come potrebbe definirsi? Quale obiettivo si poneva quella nota se poi i comportamenti non sono stati consequenziali tenuto conto che il progetto non è sorretto e mai lo sarà dal consenso popolare? Era forse solo un caso che questa volontà della Società veniva espressa dopo il rilascio del Decreto AIA e comunque nei tempi in cui era possibile impugnare lo stesso decreto al Tar? E continuo a chiedermi se non era un bluff perché la Società Tre Tigli si ostina ad andare avanti nel richiedere le autorizzazioni di legge se il progetto "non è sorretto né condiviso dalla volontà popolare e dagli organi politici della città"? Perché continuare ad insistere se anche in data 21/07/2008 la Società ribadiva di essere abituata "a non rincorrere progetti difficilmente realizzabili e soprattutto non condivisi"? Noi ringraziamo Lei la Società Tre Tigli per l'attenzione per il nostro territorio e l'interesse per la crescita del livello occupazionale ma ritengo che queste siano scelte che le intelligenze che Lei afferma "di avere incontrato a Menfi", che assicuro che sono numerosissime (circa tredicimila), avranno la facoltà di potere continuare ad adoperarsi per lo sviluppo e la crescita della nostra amata Menfi. La ringrazio per l'attenzione e la invito ad essere consequenziale agli impegni assunti circa la volontà di non realizzare progetti non condivisi e non sorretti dalla volontà popolare, ritirando il progetto, abbandonando l'iter amministrativo avanti la regione Sicilia e rivolgendosi a quelle amministrazioni comunali che hanno già dato disponibilità, a dire della Società, ad allocare il progetto e chiudendo definitivamente una pagina triste della recente storia menfitana. La ringrazio e con cordialità le invio i miei saluti.
Il Vice Presidente del Consiglio Comunale Vito Clemente