Ferdinando Lo Porto, un menfitano in un film di Tornatore. “Bella sensazione rivedermi al cinema”

Ferdinando Lo Porto, un menfitano in un film di Tornatore. “Bella sensazione rivedermi al cinema”

“Rivedermi al cinema è stata davvero una bella sensazione”. Con queste parole il giovane menfitano Ferdinando Lo Porto 22 anni commenta la sua “esperienza” cinematografica con un grande regista, seppur nel ruolo di comparsa nel film uscito da pochi mesi “La migliore offerta” con la regia di Giuseppe Tornatore.

Il film è stato girato in parte a Vienna e in parte  in diverse città d'Italia fra cui Trieste. Proprio in quest’ultima città Ferdinando, neo laureato in Radiologia, studiava e sentì parlare da parte di altri colleghi di una agenzia che, proprio in quel periodo, stava selezionando comparse per il film.

Ferdiando, come hai fatto per essere reclutato?

“Decidemmo insieme ad altri colleghi di provare a partecipare, seppur con un ruolo da comparse, un po’ per scherzo, un po’ per curiosità di sapere cosa c’è dietro un film. Qualche giorno dopo aver lasciato il mio curriculum venni contattato dall’Agenzia per un colloquio in cui mi vennero fatte delle foto e poste delle domande di cultura generale. Terminato il colloquio mi fu detto che ero stato reclutato e che mi sarei dovuto presentare in cambio di una buona remunerazione qualche giorno dopo (eravamo ai primi di Giugno 2012) poiché stavano per iniziare le riprese.

Oltre a te quante altre comparse?

Sul set c’erano almeno altre 150 comparse ad ascoltare in rigoroso silenzio le indicazioni di Tornatore. Le registrazioni durarono per 5 giorni durante i quali ho avuto l’opportunità di fare delle belle amicizie con tanti altri giovani che per la prima volta partecipavano alle riprese di un film.

Dove è stata girata la scena in cui sei stato inquadrato ?

La scena in cui vengo inquadrato (nella parte finale del film) è stata girata all’interno del “Palazzo del Governo” in Piazza Unità d’Italia. Un bellissimo palazzo antico in cui è stata ambientata la scena di una vendita all’asta che Tornatore ha voluto che si ripetesse diverse volte perché pretendeva, giustamente, la perfezione nei movimenti da parte di tutti i presenti sulla scena.

Come è il famoso regista Giuseppe Tornatore dietro le quinte?

E’ una persona molto preparata che conosce bene il suo lavoro svolgendolo sempre con la massima professionalità e impegno. Ricordo la sua cura meticolosa per tutti i particolari. Chiedeva a tutti il massimo impegno sempre in maniera gentile e garbata.

Hai avuto l’opportunità di conoscere qualche attore?

Si. Durante le riprese ho conosciuto l’attore principale Geoffrey Rush che aveva recitato anche nel film “Il pirata dei Caraibi”, “Il Discorso del Re” e vinto nella sua prestigiosa carriera anche un premio Oscar. Nonostante la sua fama era una persona molto modesta, alla mano e gioviale che una sera è pure venuto con me ed altre comparse  in discoteca.

Di cosa parla il film?

Il film racconta la storia di un battitore d’asta  che, con la complicità di un amico di vecchia data , riesce a dimpossessarsi a basso costo di tele dal valore inestimabile., collezionando così dei quadri  di ritratti di donna che custodisce  gelosamente in un'enorme stanza segreta della sua casa. Dopo una vita passata  ad accumulare quadri di grande valore il protagonista del film (…) incontra una donna che si finge malata con un preciso intento. L’uomo finisce per innamorarsene  e  la invita a visitare la propria casa, mostrandole altresì il luogo in cui nascondeva tutti i suoi quadri. Al ritorno da quella che sarà la sua ultima asta l’amara sorpresa: la donna gli aveva portato via tutti i suoi quadri. Successivamente l’uomo scopre che la donna non era malata ma era un’attrice. Per il grande dispiacere l’uomo diventa poi pazzo.

Se dovesse ricapitarti rifaresti questa esperienza?

Si, è stata una esperienza che difficilmente dimenticherò e che non mi dispiacerebbe ripetere.

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