A Santa Margherita di Belice cessano le attività del “Consorzio di Bio-Evoluzione Sicilia” portate avanti dall’Università. Il centro di ricerca, fino adesso sostenuto dalla Regione, dall’Università di Palermo ed una parte privata, chiude i propri laboratori e si trasferisce con i ricercatori in viale delle Scienze, presso il Dipartimento di Scienze Agrarie e Forestali. Diatribe all’interno del comitato dei consorziati, fra il Presidente del Bes Baldassare Portolano e la rappresentanza privata nel comitato dei consorziati, hanno oggi portato a questa decisione. In sostanza è l’Università a trasferire il personale nella propria sede di Palermo.
Ben 15 ricercatori provenienti da tutta la Sicilia, contrattualizzati con l’Università, che da 6 anni effettuavano ricerche in ambito zootecnico, lasciano il centro belicino. Il Consorzio di Ricerca BES, presente a Santa Margherita di Belice dal 2008, ha svolto attività di formazione ed aggiornamento professionale, nonché di divulgazione dei risultati della ricerca in favore degli addetti quali imprenditori, tecnici ed operatori agricoli con l’obiettivo di creare sinergie tra il mondo della ricerca pubblica, gli enti locali e le imprese. In questi anni, si è occupato anche di ricerche sulla valorizzazione delle filiere lattiero-casearia della pecora della Valle del Belice e della capra Girgentana. Ad aver diretto il Consorzio di ricerca belicino, il professore universitario Baldassare Portolano, nativo di Santa Margherita, dove attualmente ricopre anche la carica di consigliere di maggioranza, dopo avere rivestito per alcuni anni anche il ruolo vice sindaco. Ora arriva questa tegola. Nella sua pagina facebook, Portolano, esprime la sua rabbia in un rigo. Accusa la politica per questa scelta che ha determinato il trasferimento del Consorzio di ricerca. Tanti i commenti e le attestazioni di solidarietà di colleghi universitari e di ricercatori del Consorzio.
“Si mette tanto amore, dedizione, impegno, tempo, per costruire qualcosa di importante...poi arriva qualche perfido che in un secondo distrugge tutto per calcolo, ignoranza o smania di onnipotenza” scrive Annalisa Marchese, mentre Angelo Alfano “bisogna sempre ripartire con nuove motivazioni a dispetto dei burocrati”. “Santa Margherita ha perso uno dei migliori centri di ricerca presenti in Sicilia, dove tanto è stato fatto con dedizione e sacrifici” lascia in bacheca Antonino Martorana. “Mi porterò dentro molti bei ricordi di questi 6 anni, era un posto unico in cui lavorare ma ce l'hanno strappato dalle mani, in questa regione ti accorgi che è impossibile portare avanti dei sogni...” il messaggio di Marco Tolone.
E mentre in una nota diretta all’Assessorato Regionale alle Risorse Agricole, il Sindaco Franco Valenti nell’esprimere il suo disappunto chiede “le ragioni che hanno indotto a questa incomprensibile cessazione, privando così la città di Santa Margherita di un importante volano di sviluppo”, arriva una precisazione del vicepresidente del Consorzio Bes. “Il Consorzio Bes non chiude. C’è un ipotesi di riorganizzazione operativa da parte dell’Amministrazione Regionale sull’operatività dei consorzi in riguardo alla loro dislocazione territoriale”. A dirlo è Ninni Pisano, in rappresentanza della parte privata. “E’ l’Università che ha deciso autocraticamente di portarsi le proprie attrezzature al Dipartimento di Palermo. Noi del Bes non abbiamo mai avuto dipendenti. Il Bes ha voluto rimarcare l’autonomia giuridica” dice Pisano che aggiunge: “Oggi si sta valutando con le istituzioni locali, l’ipotesi di rimanere a Santa Margherita o di trasferirsi a Palermo. Stiamo valutando assieme se fare un polo unico oppure se rimanere nel territorio belicino, perché funzionale al contesto. Una riorganizzazione, in definitiva, ed a decidere saranno le Istituzioni locali, con quelle Regionali ed in particolare l’Assessorato all’Agricoltura che esercita l’attività di vigilanza sui Consorzi”.
