Giornata di sciopero generale domani indetta dalle OO.PP. agricole. La decisione è emersa al termine di una riunione a cui hanno partecipato CGIL-CISL-UIL, CNA, Confartigianato, Consiglio Comunale e Amministrazione Comunale, nonché l’Ass. S.O.S. Democrazia e il comitato cittadino “No ponte, No voto”. E ‘stata analizzata ancora una volta la grave situazione che sta vivendo la comunità riberese, a seguito del crollo del ponte sul fiume Verdura. Abbandono, scarsa considerazione, quotidiana discriminazione del comprensorio, che tassello dopo tassello ha visto demolire il proprio tessuto sociale ed economico, questo è emerso da più parti. Un territorio che accusa uno stato di marginalità dopo la chiusura e lo smantellamento della ferrovia, dell’esattoria, del consorzio di bonifica, il quasi svuotamento dell’ospedale, la scoperta delle case costruite con cemento depotenziato, adesso anche il crollo del ponte sul fiume Verdura che ha messo ancora una volta a nudo questa condizione per il comune di Ribera, privo di vie di collegamento con il resto della Sicilia.
Le organizzazioni dei produttori agricoli parlano di futuro precario di tutti i comuni del comprensorio, trattati da terzo mondo e abbandonati a se stessi, chiamando sindacali, amministratori comunali di Ribera ed associazioni spontane, l’intera cittadinanza, le attività produttive, il mondo della scuola, gli operatori sociali, tutti insieme a denunciare tale realtà, affinché Ribera faccia sentire forte la propria voce e la propria protesta per creare lavoro e sviluppo.
Con lo sciopero generale si chiede: l’immediata costruzione del ponte definitivo sul fiume Verdura e sistemazione delle strade alternative (Scirinda e Musiti); l’apertura della circolazione per i mezzi pesanti sulla strada “alternativa” in considerazione dell’apertura del traffico su una corsia del ponte; l’abbattimento dell’IMU sui terreni agricoli e sulle attività produttive; la dichiarazione dello stato di calamità naturale in agricoltura e dello stato di emergenza; la messa in sicurezza dell’adduttore principale in derivazione dalla diga castello; l’inserimento dei comuni di Ribera, Sciacca, Menfi e Bivona tra i comuni svantaggiati; la gestione pubblica dell’acqua potabile; la salvaguardia ed il potenziamento del nostro ospedale; la salvaguardia del mare e delle spiagge minacciate dalla sciagurata concessione per ricerche petrolifere.
Domani previsto il concentramento in Piazza Giovanni XXIII ore 8:30; corteo per le principali vie del Comune di Ribera e precisamente: C/so Umberto I, via Fazello, via G. Marconi, C/so Margherita, C/so Umberto I, Piazza Giovanni XXIII.