Imu, addizionale Irpef, tassa di soggiorno. Al Comune di Sciacca sono iniziate le grandi manovre per raggranellare le somme necessarie a coprire le spese con un bilancio di previsione difficile da chiudere.
La situazione è stata esposta sabato scorso dal sindaco, Fabrizio Di Paola, durante una riunione, a palazzo di città, ai 18 consiglieri della maggioranza e agli assessori. Si studiano già gli interventi e si metteranno le mani nelle tasche dei saccensi.
Per l'Imu riguardante la prima casa l'ipotesi è di passare dal 4 al 4,5 per cento. Per la seconda casa, invece, dal 7 al 9,6. Prima che sull'Imu già entro il mese di giugno si dovrà decidere sull'addizionale Irpef e si prospetta un aumento dallo 0,2 allo 0,8 per cento allo scopo di recuperare un milione e 800 mila euro. Ma non basteranno. La somma da recuperare pare si aggiri sui 4 milioni e 300 mila euro e non sarà facile per un Comune chiamato a fare i conti con minori trasferimenti per 2 milioni e 400 mila euro.
Nella maggioranza c'è chi chiede un maggiore approfondimento, di verificare meglio la situazione. In questa direzione gli interventi, durante la riunione di sabato, di Mario Turturici, Giuseppe Ambrogio e Davide Emmi. E sembra ormai scontata l'applicazione della tassa di soggiorno, che non piace affatto agli albergatori, a partire dal 2013.
Stasera, intanto, tornerà a riunirsi il consiglio comunale con all'ordine del giorno 14 debiti fuori bilancio e la nomina del collegio dei revisori dei conti. Per il conto consuntivo 2011, già all'ordine del giorno del consiglio, si aspetta, invece, il parere della commissione Bilancio.
