Dopo i recenti episodi di aggressione da parte di randagi in alcune zone della città e in particolar modo lungo la panoramica della Perriera, il comune di Sciacca corre ai riparti anche alla luce della denuncia sporta da una malcapitata che ha dovuto fare ricordo alle cure dei sanitari. In città manca un canile comunale e che il servizio di accalappiacani e il trasferimento in strutture del circondario, costa quasi 400 mila euro, somma che ovviamente in un momento in cui si fa risparmio su ogni settore, diventa rilevante, considerato che adesso come in tutti gli Enti Locali, si fanno i conti con i numeri e non evidentemente con i bisogni della collettività. Dunque un atto di indirizzo è stato inviato ieri dal sindaco Fabrizio Di Paola e dall’assessore alla Sanità Gianluca Guardino al dirigente del sesto settore Ecologia del Comune Aldo Misuraca e al responsabile del servizio Igiene Pubblica Vincenzo Saladino, per incrementare il servizio di accalappiacani con le strutture del territorio ed equipaggiare il personale del Comune con nuovi strumenti più aggressivi per la cattura degli animali. La Giunta aveva approvato nei mesi scorsi l’acquisto di un furgone per il trasporto dei cani, indispensabile per il servizio di cattura, oltre alla formazione di due unità in forza al Comune di Sciacca per svolgere in proprio il servizio. Dal comune si sono messi in atto una serie di iniziative, di conferenze di servizio con gli organi sanitari provinciali per avviare un’adeguata azione di contrasto contro il fenomeno del randagismo, problema che sta assumendo adesso grave incidenza. I cani nell’immediato dopo essere stati acciuffati, devono essere sterilizzati e microcippati dal servizio veterinario dell’Asp e poi se idonei e non aggressivi, rimessi in libertà. Trattamento questo che richiede non solo un impegno in termini di addetti, ma anche di strumenti idonei e di soldi. Dunque in attesa che si concretizzi la realizzazione di un canile municipale l’amministrazione comunale sta prendendo nuovi provvedimenti, continuando al contempo vista la gravità del fenomeno che mette in serie difficoltà l’incolumità di donne, uomini e bambini, l’opera di cattura dei cani particolarmente aggressivi coinvolgendo, a tal fine, le strutture di custodia canina presenti nel territorio.