Il pellegrinaggio a Roma del Sindaco Fabrizio Di Paola e di vari esponenti della compagine Berlusconiana cittadina, capitanati proprio dal “carnefice” Giuseppe Marinello, per incontrare il segretario del PDL Angelino Alfano e farsi ripromettere, ancora una volta, la salvezza del Tribunale di Sciacca, rappresenta l’ennesimo atto di un triste teatrino politico non più tollerabile.
A nostro avviso, oggetto di dibattito politico non deve essere esclusivamente la vicenda del Tribunale locale, che potrebbe ancora conseguire un risvolto più o meno positivo, ma una visione amministrativa d’insieme, di cui il caso nostrano è l’emblema: politiche di destra che, con la vergognosa oscenità di Berlusconi prima, e con Monti adesso, continuano a preferire la disarticolazione e lo smembramento dello Stato sociale e del Bene Comune con tagli indiscriminati su giustizia, diritti, sanità e istruzione, piuttosto che su costi della politica, enti inutili, clientelismi e spese militari.
Il Movimento 25 Aprile invita ad una profonda riflessione ogni singolo cittadino saccense. Cittadino che è anche e soprattutto elettore, e non può sentirsi assolto da ogni colpa di fronte all’attuale crisi economico-sociale, additando semplicisticamente le responsabilità ai suoi rappresentati, locali e non: rappresentati che, comunque, operano secondo preciso mandato in maggioranze politiche, purtroppo, votate e sostenute.
