AGGIORNAMENTO 12:30 - Nel corso di una conferenza stampa attualmente in corso, i magistrati della Procura della Repubblica, Renato Di Natale, procuratore capo e l’aggiunto Ignazio Fonzo, unitamente al Questore Mario Finocchiaro hanno illustrato i dati essenziali dell’operazione “La carica dei 104” che ha portato in carcere sei persone, otto ai domiciliari e cinque sottoposti all’obbligo della firma. L'operazione avrebbe smembrato un’organizzazione criminale dedita alle truffe ed alla corruzione.
Ecco i nomi delle persone raggiunte da misura cautelare:
Arresti in carcere: Antonio Alaimo, 53 anni, di Favara; Salvatore Patanè, 61 anni di Catania; Giuseppa Gallo, 61 anni di Naro; Giuseppe Candioto, 61 anni di Campobello di Mazara (TP); Daniele Rampello, 47 anni di Agrigento; Antonino Scimè, 64 anni di Agrigento.
Arresti domiciliari per: Angelo Greco, 57 anni di Agrigento; Alfonso Russo, 65 anni di Aragona; Antonia Matina, 57 anni di Favara; Lorenzo Greco, 60 anni, di Agrigento; Giuseppe Tamburello, 63 anni di Agrigento; Giuseppe Porcello, 74 anni di Naro; Salvatore Attanasio, 58 anni di Agrigento; Gaetana Cacioppo, 60 anni di Agrigento
Presentazione alla polizia giudiziaria: Angelo Gallo, 54 anni di Naro il 27.8.1960; Antonino Ragusa, 47 anni di Agrigento; Piera Daniela Lo Iacono, 48 anni di Agrigento; Emilio Attenasio, 23 anni di Agrigento; Gianfranco Pullara, 71 anni di Agrigento.
Il Gip Ottavio Mosti ha rigettato la richiesta di applicazione di misure cautelari personali nei confronti di indagati Francesca Giglio, Gerlando Taibi, Paolo Santamaria, Giovanni Iacono, Margherita Luongo, Giovanni Galluzzo e Francesco Incardona.
AGRIGENTO - L’operazione si chiama “la carica dei 104”, dove 104 sta per il numero della specifica legge che consente di ottenere agevolazioni per chi ha parenti entro il terzo grado affetti da handicap grave, ma gli indagati sono 101, finiti al centro di una inchiesta della Procura della Repubblica di Agrigento che ha sventrato il sistema clientelare e corruttivo legato alle invalidità.
Una ventina le persone arrestate, medici soprattutto e dipendenti dell'Inps, che hanno tratto in inganno le speciali commissioni provinciali che dopo le visite rilasciavano idonea certificazione di invalidità e consentivano così l’accesso alla fruizione di una pensione a decine di persone quasi sempre immeritata.
Le accuse sono associazione per delinquere finalizzata alla truffa e corruzione , così come formulate dalla Procura della Repubblica di Agrigento – atto a firma del Procuratore Renato Di Natale, del Procuratore Aggiunto Ignazio Fonzo e del sostituto procuratore Andrea Maggioni – condivise dal Gip del Tribunale di Agrigento, Ottavio Mosti che ha firmato la relativa ordinanza di custodia cautelare.
Numerosi i medici arrestati, anche molto noti, dal personale della Squadra Mobile di Agrigento che ha eseguito il provvedimento e che nel corso delle indagini ha operato numerose intercettazioni e filmato gli atti corruttivi.
Una conferenza stampa si terrá oggi alle ore 11.30 nella sala riunioni della Questura di Agrigento e spiegherà nel dettaglio le ragioni del blitz compiuto stanotte.
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