Il puzzle dei protagonisti dell'assalto al deposito Tnt di Campobello di Mazara è completo. E soprattutto c'è l'ulteriore conferma dell'asse fra i clan mafiosi di Bagheria e Castelvetrano all'ombra di Matteo Messina Denaro.
I carabinieri del Ros e del comando provinciale di Trapani hanno arrestato quattro persone. Rappresentano il fronte palermitano della rapina di due anni fa. Tra questi, c'è Giorgio Provenzano, originario di Bagheria, al quale l'ordinanza di custodia cautelare è stata notificata in carcere dove è già detenuto per mafia.
Bagherese è anche Benito Morsicato, il collaboratore di giustizia che aveva saputo della presenza del latitante, nei giorni della rapina, in una villa di Tre Fontane.
In particolare, le indagini del ROS e dei carabinieri di Trapani hanno ricondotto agli interessi della famiglia mafiosa di Castelvetrano l’assalto consumato nel novembre 2013 a Campobello di Mazara (tp) ai danni di una societa’ di trasporti, (la Ag Trasporti, una Srl sequestrata perché riconducibile a Cesare Lupo, arrestato con l'accusa di essere un pezzo grosso della mafia di Brancaccio e “amministratore” dei beni dei fratelli Graviano) documentando un accordo tra le principali articolazioni di cosa nostra per la gestione di progetti delittuosi comuni.