Comuni già al lavoro per impegnare le somme, previste dalla legge di stabilità 2013, che ha riaperto le speranze nel Belice, per il completamento della ricostruzione a seguito di quel sisma del 1968 provocò lutti e distruzioni. Sono arrivati, infatti, nelle casse dei 21 comuni, ben 10 milioni di euro da destinare esclusivamente alla ricostruzione dell’edilizia privata. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha disposto il pagamento dell’importo complessivo di 9.947.318 euro, disponendo altresì le quote di riparto alle singole tesorerie, secondo una ripartizione ministeriale che si rifà all’agosto 2007. Questo finanziamento arriva a seguito di un emendamento, presentato dal vicepresidente della Commissione Bilancio, Giuseppe Marinello, approvato nella scorsa legislatura. Attesi sono attesi anche altri 35 milioni di euro, approvati sempre nel dicembre scorso nella legge di stabilità, da destinate al capitolo ricostruzione opere pubbliche, e 10 milioni di euro destinati al risanamento ambientale della Valle, per eliminare l’amianto residuo. Finanziamento, questo, inserito del decreto lavoro approvato i primi di agosto di questo mese. Ma andiamo alle disponibilità finanziarie che i sindaci già hanno nelle singole tesorerie. Ai quattro comuni agrigentini della Valle sono arrivati il 37,50% dei 10milioni di euro, e cioè una cifra complessiva di 3milioni e 730 mila euro, mentre ai 9 comuni del palermitano poco più di 2milioni di euro e 4.177.874 euro agli otto comuni terremotati del trapanese.
“Noi abbiamo finanziato 9 unità abitative, già approvate in linea tecnica da tempo dalla speciale commissione sulla ricostruzione” evidenzia il sindaco di Menfi, Enzo Lotà, comune al quale sono arrivati 1.392.624 euro. A Santa Margherita la quota arrivata è di 1.193.678 euro. “Finanzieremo circa 400 collaudi, chiudendo così definitivamente la posizione di altrettanti cittadini con la ricostruzione” dice Franco Valenti, sindaco di una delle cittadine rimaste più indietro nell’opera di completamento. Mente il sindaco di Montevago Calogero Impastato, con la sua quota di 397.892 euro, ha intenzione di “finanziare due progetti e di impegnare la restante quota in finanziamenti di collaudi”. A Sambuca la quota spettante è di 746.048 euro. Per chiudere il capitolo ricostruzione, secondo una stima del 2007, servono ancora per l’edilizia privata circa 290 milioni di euro e 115 milioni per le opere pubbliche.