E’ stata eseguita l’autopsia sul corpo del giovane Michele Petruccio, 21enne di Menfi, morto in un incidente sul lavoro mentre stava eseguendo un intervento di manutenzione ad una pala eolica in un parco nella zona di Caltabellotta. Il corpo è stato consegnato nel pomeriggio di oggi, alla famiglia.
Si dovranno attendere adesso i 60 giorni come da prassi, per conoscere il risultato dell’indagine disposta dalla procura, che da subito ha aperto un’inchiesta interrogando i colleghi di lavoro, la ditta che aveva in appalto le opere, il responsabile della sicurezza. La stessa procura ha anche disposto prima dell’autopsia una Tac per ulteriori accertamenti sanitari, il cui referto ha riportato la presenza di fratture multiple sul corpo del ragazzo. Evidentemente si cerca di capire, intanto da quale altezza si è verificato lo schianto, per quale motivo il Petruccio è caduto, visto che in un primo momento si era ipotizzato un malore, oltre al fatto se sono state rispettate tutte le misure di sicurezza in dotazione, cioè il tipo di protezione e di imbracatura, ma anche che tipo di lavori si stavano eseguendo, considerato che normalmente i lavori in queste pale si effettuano all’interno e non esternamente. Dunque una morte quella di Michele che rimane ancora senza una spiegazione. L’unica certezza quella di una vita stroncata a 21 anni e in maniera tragica. Il funerale dello sfortunato ragazzo domani alle 15,30 nella chiesa Madre di Menfi. La città si stringerà attorno a Michele; a partire dalle ore 12 e per il resto della giornata le attività commerciali terranno le proprie saracinesche abbassate in segno di lutto.Già da oggi pomeriggio tanti amici, conoscenti, cittadini si sono recati sotto casa dei familiari per rendere omaggio alla salma.
Una vicenda che ha sconvolto l’intera comunità del centro belicino. Una nuova vittima sul posto di lavoro che ha riaperto la questione sicurezza da sempre invocata anche dalle sigle sindacali.