Montevago salva (per ora) il mantenimento dell'Ufficio del giudice di pace di Menfi. Anche Sambuca di Sicilia ha approvato lo schema di convenzione, che gli altri tre comuni delle Terre sicane avevano esitato, ma condizionato al fatto che non ci siano spese per la comunità sambucese. Spese che provvisoriamente saranno accollate dal Comune di Montevago. Sul punto a spaccarsi è stata la minoranza consiliare. Sui 5 consiglieri di opposizione, in due hanno votato favorevole (Abruzzo e Pumilia) e 3 contrari (Tardo, Verde, Armato). Favorevoli i 9 consiglieri di maggioranza presenti.
Per i favorevoli, la giustificazione di un servizio da conferire alla collettività e l'occasione di riempire di contenuti l'Unione dei comuni Terre Sicane. Per i contrari, la necessità di non gravare di ulteriori costi tasche dei cittadini sambucesi. Per il presidente del Consiglio, Sario Arbisi "condizionante per l'approvazione del punto, è che non ci siano nuovi costi per l'Ente".
Se sulla carta adesso, entro la scadenza del 29 giugno, l'Ufficio potrà essere salvato, avendo rispettato la tempistica normativa, ora, di fatto, ci sono ulteriori scadenze che aspettano materialmente il nuovo corso dell'Ufficio del Giudice di Pace. Primo fra tutti il passaggio del personale. Montevago, Menfi e Santa Margherita si accolleranno questa incombenza (con tutte le ricadute economiche nascenti, rispetto alla categoria del personale comandato in questo servizio) e in secondo luogo, ora sarà necessario, trasferire il servizio all'Unione dei Comuni. Gli occhi sono puntati sull'arrivo di finanziamenti regionali, altrimenti il "castello di carta" difficilmente potrà reggere al primo vento sciroccale!