“ Sono venuto sul posto per verificare di persona i danni provocati dall’esondazione del fiume Belice verificatasi nei giorni scorsi”. E’ il pensiero di Dario Cartabellotta, Assessore Regionale delle Risorse Agricole ed Alimentari che ha incontrato ieri mattina a Poggioreale il sindaco di Poggioreale Leonardo Salvaggio, coordinatore dei sindaci per la vertenza Diga Garcia-fiume Belice, Nicola Catania coordinatore dei sindaci della Valle del Belice e una rappresentanza di agricoltori della zona che hanno ricevuto danni ingenti alle rispettive aziende. “Intanto è necessario-ha evidenziato l’assessore Cartabellotta-che da parte degli interessati si passi all’immediata segnalazione dei danni subiti ai rispettivi Ispettorati Provinciali. Poi dobbiamo urgentemente fronteggiare ed eliminare l’emergenza predisponendo un piano di interventi di pulizia dei punti più critici del fiume Belice utilizzando tutti i mezzi meccanici a disposizione di alcuni enti preposti come consorzi ed Esa”.
L’assessore Cartabellotta ha lasciato trapelare l’opportunità e la necessità che venga dichiarato lo “stato di calamità naturale per l’esondazione del fiume Belice”. Per quanto concerne eventuali responsabilità di terzi che avrebbero provocato lo straripamento del fiume Belice il rappresentante del Governo Regionale è stato categorico. ”Il problema non è la diga. Se non si aprivano le paratie si sarebbe rischiato un altro Vajont-ha esclamato l’assessore-il problema è nella manutenzione del fiume Belice, con progetti mai attuati”. Lo “stato di salute“ del fiume Belice è stato ampiamente rimarcato dal sindaco di Poggioreale Salvaggio. “Ormai il letto del fiume non esiste più, perché dobbiamo aspettare che accade qualcosa di irreparabile? Occorre-ha esclamato-procedere alla pulitura del fiume anche operando a stralci e facendo intervenire se è il caso il Genio Militare”. Una buona notizia in termini di finanziamenti è arrivata dal coordinatore dei sindaci del Belice Nicola Catania. ”Per il progetto di sistemazione del fiume è’ possibile utilizzare da subito la somma di 4 milioni di euro in giacenza presso il Ministero dello Sviluppo Economico destinata alla Sicilia con la delibera Cipe del marzo 2006”.
Sullo sfondo resta la rabbia, la disperazione, lo stato di agitazione degli agricoltori che hanno subito danni considerevoli alle proprie colture.
