Il Consiglio dei Ministri ha disposto lo scioglimento di sette Comuni per infiltrazioni mafiose, due dei quali in Sicilia: Racalmuto (AG) e Salemi (TP).
Il provvedimento arriverebbe a poco meno di due settimane dall’insediamento al Comune Salemitano del commissario straordinario Guglielmo Serio, che ha i poteri del sindaco e della giunta dopo le dimissioni di Vittorio Sgarbi avvenute lo scorso 21 febbraio.
Il caso Salemi era arrivato sul tavolo del ministro dell'Interno Anna Maria Cancellieri a inizio febbraio dopo che gli ispettori nominati dall'ex titolare del Viminale, Roberto Maroni, avevano proposto lo scioglimento del Comune.
La commissione d'accesso agli atti aveva passato al setaccio i documenti, rilevando pressioni e influenze nella vita amministrativa della città, dovute in primis alla presenza ingombrante dell'ex parlamentare democristiano Pino Giammarinaro.
L'assessore regionale per le Autonomie locali e la Funzione pubblica, Caterina Chinnici, ha partecipato al Consiglio dei ministri che si e' riunito stamattina a palazzo Chigi. La Regione e' stata invitata in quanto e' stato deciso, su proposta del ministro dell'Interno, lo scioglimento dei consigli comunali di Salemi (Trapani) e Racalmuto (Agrigento), dove sono state riscontrate forme di condizionamento della vita amministrativa da parte della criminalita' organizzata.
Le due amministrazioni, che sarebbero dovute andare al voto il 6 e 7 maggio, ovviamente saranno cancellate dall'elenco dei comuni interessati alla consultazione. La gestione amministrativa dei due Comuni sara' assicurata da una commissione straordinaria, composta da tre membri, nominati con decreto del presidente della Repubblica, che restera' in carica da un anno a diciotto mesi, prorogabili di ulteriori sei mesi.